La rassegna Interpretare l’Antico, giunta alla sua quinta edizione, torna al Teatro della Nike del Parco Archeologico di Naxos dal 21 al 28 settembre, confermandosi uno degli appuntamenti più significativi dedicati al dialogo tra mito, teatro contemporaneo e memoria.
La manifestazione, diretta da Gigi Spedale e promossa dalla Rete Latitudini, con il patrocinio del Comune di Giardini Naxos e dell’ERSU Messina, in collaborazione con COSPECS/DAMS dell’Università di Messina, Festival NaxosLegge e Parco Archeologico di Naxos; propone un ricco calendario di spettacoli e incontri, offrendo preziose riletture del patrimonio dei miti letterari e teatrali classici. Grazie a drammaturgie originali, regie innovative e grandi artisti della scena nazionale, si darà nuova luce alle inquietudini e alle domande del tempo presente.
Domenica 28 settembre, alle 19.00, il Premio “L’Ombra di Dioniso” sarà conferito, per la quinta edizione, a Saverio La Ruina, uno dei protagonisti più significativi del teatro italiano contemporaneo.
“Immersi nel presente, esploriamo l’antico. Ci sorprendono le ottuse e note demagogie di classi politiche e dirigenti, fustigate comicamente da Aristofane. Ci commuovono le figure esemplari di due Donne mostrificate e umiliate, per punirle della loro forza e bellezza. Ci ritroviamo per il quinto anno a rinnovare Miti in un luogo affascinante e incantato”, è il pensiero del curatore Gigi Spedale, presidente della Rete Latitudini.
“Si rinnova l’atteso V appuntamento di Interpretare l’Antico e io non posso che esserne lieta, sia come assessore alla cultura della Città di Giardini Naxos, dove si propone una ricerca continua sul perimetro dell’identità greca della nostra città, sia come direttrice artistica di NaxosLegge con cui la rassegna teatrale si intreccia nei giorni 21, 24, 25 e 28 settembre, in ordine al tema centrale della XV edizione del festival: Controvento. I classici sono sempre controvento, se li si legge nella loro potenza evocativa e nel loro costringerci a un corpo a corpo serrato e illuminante”, dichiara Fulvia Toscano, assessore alla Cultura di Giardini Naxos e direttrice artistica di Naxoslegge.
IL PROGRAMMA
Domenica 21 settembre, ore 21.00
I CAVALIERI di Aristofane – adattamento e regia Cinzia Maccagnano
con Luna Marongiu, Raffaele Gangale, Cinzia Maccagnano, Cristina Putignano, Marta Cirello, Andrea Maiorca, Maria Chiara Pellitteri
Produzione Bottega del Pane Teatro
Una delle commedie più feroci di Aristofane, qui riletta da Cinzia Maccagnano in chiave surreale e grottesca. Una satira pungente che smaschera i meccanismi della demagogia politica, restituendo con ironia un ritratto sorprendentemente attuale della società.
“Interpretare l’Antico è una realtà a cui sono legata e che mi ha dato modo di portare gli spettacoli della mia compagnia in questo luogo, a Naxos, prima colonia greca e perciò luogo di ispirazione per noi che da sempre ci occupiamo di attraversare le terre del mito nel nostro teatro ‘artigianale’. Quest’anno con Aristofane portiamo qui i vizi e le storture di un modo di fare politica in cui ancora, senza troppi sforzi, si può riconoscere quella del nostro tempo. Cosa faceva Aristofane? Smascherava i demagoghi, derideva i cialtroni al potere, parlava al popolo che spesso sa essere anch’esso tiranno. Questo speriamo che possa fare il teatro, oggi e domani, mostrandoci come si possa, sorridendo di noi stessi e delle nostre miserie, provare a pensarsi migliori”‘ aggiunge la drammaturga e regista Cinzia Maccagnano.
Mercoledì 24 settembre, ore 20.30
MEdusa – Mostro · Madre · Mistero
Regia Filippa Ilardo e Dario La Ferla, drammaturgia Elisa Di Dio e Filippa Ilardo
Con Jessica Aiello, Elisa Di Dio, Federica Gurrieri, Andrea Saitta – Musiche dal vivo Davide Campisi
Produzione Compagnia dell’Arpa
Un potente rito teatrale che ribalta il mito classico: non più mostro da temere, ma donna punita per la sua sola esistenza. Con la regia di Ilardo e La Ferla, lo spettacolo dà voce a Medusa, simbolo di resistenza e di memoria collettiva.
“Il mito non è un racconto lontano e immobile: è una ferita ancora aperta che attraversa i secoli, un linguaggio che continua a parlarci. Iniziative che interpretano l’antico hanno un valore fondamentale, perché restituiscono al teatro la sua funzione originaria: essere specchio del presente attraverso la voce del passato. Non si tratta solo di custodire la bellezza, ma di rinnovarla, interrogarne le ombre e trasformarla in esperienza viva”‘, conclude l’autrice Filippa Ilardo.
Giovedì 25 settembre, ore 20.30
IO – Una corsa infinita
di Costanza DiQuattro, con Alessandra Salamida – regia Cinzia Maccagnano – musiche Mario Incudine
Produzione Nutrimenti Terrestri / Teatro della Città
Il mito della ninfa Io diventa metafora di solitudine, metamorfosi e ricerca di libertà. Una narrazione intima e intensa che attraversa dolore, desiderio e rinascita.
Domenica 28 settembre, ore 19.00
Premio L’Ombra di Dioniso – V edizione
conferito a Saverio La Ruina
Domenica 28 settembre, ore 20.30
ITALIANESI di e con Saverio La Ruina – Produzione Scena Verticale
Il capolavoro di Saverio La Ruina, pluripremiato a livello nazionale, racconta la tragedia dimenticata degli italiani rimasti prigionieri in Albania dopo la Seconda guerra mondiale. Una testimonianza amara e necessaria, che intreccia memoria storica e teatro civile.
Prevendite su: www.liveticket.it/latitudinirete
Intero € 10,00
Ridotto (under 18, over 70, studenti) € 7,00
Convenzioni/ArcheoClub € 8,00
– apertura botteghino 30 minuti prima dell’inizio spettacoli –