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Numerose famiglie superstiti, più di 200 associazioni, fondazioni, movimenti e comitati presenti per dire STOP alla potenza distruttiva delle stragi stradali. Tutti uniti sotto la stessa bandiera, quella del rispetto della vita, hanno chiesto alle Istituzioni diverse misure urgenti per debellare il preoccupante fenomeno.

“Investimenti mirati che devono rendere senza ulteriore perdite di tempo, – si legge in una nota a firma della presidente Lucilla Barbasini –  le nostre città a misura d’uomo mettendo in prima posizione l’incolumità delle persone; Incentivare, migliorare e educare all’uso del trasporto pubblico per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati; Favorire ogni aspetto che permetta di migliorare la salute e il benessere degli utenti della strada nelle città e non; Sostenere le attività di prevenzione coinvolgendo in modo sinergico famiglie, scuola e associazioni.
La presenza di migliaia di persone in corteo dal Colosseo a Piazza Venezia, dimostra che non è più pensabile che le vittime della strada, mediamente 3.400 all’anno in Italia, prima causa di morte tra i nostri giovani e giovanissimi, possano essere considerate un tributo alla società moderna, frenetica, disattenta ed indifferente.
Il messaggio è forte e chiaro, non si chiedono solo investimenti alle Istituzioni, noi chiediamo ancora una volta di collaborare, di lavorare gomito a gomito, programmando e progettando in sinergia tutte quelle azioni che volgano alla drastica riduzione degli incidenti stradali, non domani, ma oggi subito !
Tutti noi, colpiti al cuore per la perdita di un caro, abbiamo dimostrato coraggio, determinazione e altruismo nel metterci al servizio degli altri perché a nessuno debba succedere in futuro di piangere un caro inghiottito dalla strada per gioco, negligenza, distrazione, velocità o alterazione psico-fisica.
Però “STOP STRAGI STRADALI” lo dobbiamo dire tutti insieme, anche e soprattutto chi per fortuna non ha dovuto patire il dolore che patiamo noi quotidianamente. Se vogliamo vincere la guerra, iniziamo ora, tutti insieme la battaglia per la vita!”