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Prevenire la violenza di genere con l’inserimento dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. E’ questo l’obiettivo del Manifesto, sottoscritto da oltre 6 mila persone, nato dal Movimento “Piacere di conoscerci”. Il documento è nato grazie alla ricerca Idea-Azione, realizzata da Francesca Barbino su “L’educazione alla sessualità e all’affettività come pratica partecipativa per prevenire la violenza di genere nei territori” seguita dal tutor scientifico Antonio Raimondo Di Grigoli, assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi di Firenze. La presentazione della ricerca si svolgerà mercoledì 10 settembre alle ore 15 presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali-DEMS in via Maqueda, 324. Con la ricerca, condotta nell’ambito del Programma di ricerca “Idea – Azione”, finanziata dal programma SYLFF della Tokyo Foundation e promossa dall’Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe” è stato approfondito il tema dal punto di vista teorico e pratico. “L’educazione sessuale olistica (Comprehensive Sexuality Education – CSE) viene ormai riconosciuta a livello internazionale come la soluzione più concreta e a lungo termine alla violenza di genere – si legge in una parte dell’abstract della ricerca -, in quanto consente di imparare a riconoscerla, rispondere e non perpetrarla, soddisfacendo al contempo i diritti sessuali di tutte le persone ”.

A partire da giugno 2025, grazie alla ricerca, è partita la campagna “Piacere di Conoscerci” che ha portato alla stesura del Manifesto a cui aderiscono 57 realtà sociali impegnate in Sicilia. Nel Manifesto si chiede ai Comuni di Palermo, Termini Imerese, Bagheria e alla Città Metropolitana di prendere un impegno concreto per l’istituzione di politiche a supporto di un’educazione sessuale olistica, inclusiva, plurale multidisciplinare rivolta alle scuole. “Agiamo in ottica trasformativa per sciogliere le trame di oppressione che su più livelli delineano la società in cui viviamo – riporta il Manifesto -. Vediamo ad esempio come le violenze di genere siano un problema di stampo culturale e sistemico, che impatta anche sulle nostre giovani vite. (…) In questo contesto, la soluzione non può che partire dalla scuola e dal mondo dell’istruzione tutto, da una nuova pedagogia che ne estirpi le radici patriarcali, educando al rispetto, al consenso, al dialogo e alla conoscenza del proprio corpo”.

“L’obiettivo è quello di lavorare su politiche pubbliche di educazione sessuale affettiva – ha detto Francesca Barbino – elaborata come pratica capace di prevenire la violenza di genere. Nella ricerca sono stati ascoltati i giovani dei collettivi studenteschi di 10 scuole. Dopo la raccolta dei dati, la fase dell’azione ha avuto risultati molto positivi che hanno portato alla stesura del Manifesto che, lo scorso luglio, abbiamo consegnato all’assessore Fabrizio Ferrandelli. Rimaniamo adesso in attesa di una risposta da parte del Comune”. “La ricerca nella sua fase operativa – ha sottolineato Massimo Massaro tutor pedagogico, coordinatore e ideatore di Idea – Azione – ha permesso alla borsista di attivare un percorso di impegno politico che, intercettando alcuni bisogni, ha raccolto molto consenso tra i giovani. La nascita della campagna Piacere di Conoscerci e poi la stesura del Manifesto sono risultati in linea con la mission del nostro Istituto”. “Idea-Azione ha un approccio alla ricerca non competitivo – ha aggiunto il direttore dell’Istituto Arrupe p. Gianni Notari – ma cooperativo che mira a creare una comunità di ricercatori capace di agire in maniera propositiva e costruttiva per la nostra società”.