Nella giornata di ieri è stata nominata una commissione d’indagine per verificare l’eventuale presenza di infiltrazioni o condizionamenti mafiosi al Comune di Mazzarrà Sant’Andrea. Un ente in cui il copione si ripete dopo circa dieci anni, destinatario di un provvedimento analogo nel 2014, il Comune venne commissariato ad ottobre 2015.
A nominarla è stata il prefetto di Messina Cosima Di Stani, dopo l’inchiesta della DDA di Messina che lo scorso luglio ha portato all’arresto di tre persone, tra cui l’ex boss Carmelo Bisognano. L’ipotesi della Direzione distrettuale antimafia è che Bisognano continuasse a fare business nel movimento terra, imponendosi nel suo territorio d’origine, utilizzando due fratelli imprenditori come “teste di legno” e avvalendosi, in alcune circostanze, di entrature negli uffici tecnici comunali. I fari degli inquirenti si erano accesi su attività economiche e imprenditoriali, in particolare sulla gestione di alcune imprese edili. Accertamenti che hanno portato anche a perquisizioni e sequestri negli uffici del Comune e nelle abitazioni del sindaco Carmelo Pietrafitta e del tecnico comunale Giuseppe Di Natale, entrambi indagati.
La Commissione, composta dal viceprefetto dott. Carmelo Musolino, dal Tenente Colonnello Vincenzo Letizia, Capo Sezione della Direzione Investigativa Antimafia di Messina e dalla dottoressa Maria Cacciola, Funzionario Economico Finanziario in servizio all’Ufficio Territoriale del Governo, potrà avvalersi, altresì, nel proprio operato, di un apposito Nucleo di supporto composto da personale delle Forze di Polizia. L’accesso ispettivo ha durata iniziale pari a tre mesi, con possibilità di proroga di ulteriori tre mesi.