L’ex primario di chirurgia plastica del Policlinico di Messina e in passato parlamentare regionale Francesco Stagno d’Alcontres, andato in pensione lo scorso luglio, è finito agli arresti domiciliari su disposizione del gip che ha accolto la richiesta della Procura, con l’accusa di concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità e truffa.
Secondo l’inchiesta della guardia di finanza il noto chirurgo avrebbe preteso mazzette di diverse migliaia di euro da alcune case farmaceutiche e aziende promettendo facilitazioni nei rinnovi degli appalti per gli approvvigionamenti medicali in ospedale o minacciando l’interruzione delle forniture.
D’Alcontres avrebbe ottenuto così significativi contributi economici sotto forma di sponsorizzazioni, iscrizioni e cene sociali, in occasione dell’organizzazione di un congresso promosso dalla associazione di cui era responsabile scientifico.
L’evento, svoltosi lo scorso anno, rientrava tra le iniziative volte alla divulgazione scientifica, aggiornamento per i soci e programmi annuali di attività formativa Ecm. Gli investigatori hanno stimato in oltre 700mila euro l’ammontare complessivo delle somme di denaro incassate per l’evento. Da intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche e dall’acquisizione di una copiosa documentazione sarebbe emerso inoltre che il chirurgo avrebbe effettuato decine di interventi esterni al Policlinico in studi privati della città e della provincia, non dichiarandoli.
Nell’indagine sono coinvolti anche due professionisti di cui si sarebbe avvalso D’Alcontres: la dirigente medica del reparto di chirurgia plastica del Policlinico Antonina Fazio e l’ostetrica esterna Cristina Alì, nei cui confronti il gip ha disposto il divieto di esercitare la professione sanitaria per un anno. Oltre alla misura cautelare personale e alle due interdittive, sono stati eseguiti due sequestri preventivi per truffa ai danni della pubblica amministrazione: 48mila euro nei confronti dell’ex primario e 9.700 euro per la dirigente medico.
Nell’inchiesta messinese su mazzette al Policlinico che vede al centro l’ex primario di Chirurgia plastica del Policlinico di Messina, il professore Francesco Stagno d’Alcontres, esponente di Forza Italia poi del Pdl a Messina e deputato nazionale (e non regionale come scritto in precedenza) per quattro volte, la lente della procura è puntata sugli appalti per la fornitura di prodotti medicali: ci sono 31 indagati. I reati contestati sono concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, truffa aggravata ai danni dello Stato e oltre a Stagno D’Alcontres, Fazio e Alì l’indagine riguarda i rappresentanti di svariate aziende farmaceutiche, gravitanti nel mondo della “Chirurgia Plastica”, che hanno, a loro volta, rapporti di appalto per la fornitura di prodotti medicali con il Policlinico di Messina. Nei confronti dell’ex primario è stato ipotizzato anche il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, “in quanto con artifizi e raggiri – dicono gli inquirenti – avrebbe attestato la sua presenza in servizio mediante l’alterazione di sistemi di rilevamento della presenza all’interno del Reparto, allo scopo di recarsi fuori dal nosocomio per svolgere anche attività professionale privata”. Le ordinanze cautelari, eseguite dai carabinieri e dai Finanzieri, sono state firmate dal gip Salvatore Pugliese e l’inchiesta è coordinata dalla procuratrice aggiunta Rosa Raffa con le sostitute Giorgia Spiri e Anna Maria Arena.
Stagno d’Alcontres ha lasciato il servizio dopo 42 anni nel luglio scorso. E’ stato per quasi 24 anni al Policlinico messinese. E’ specialista in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, dal 2001 è stato professore ordinario di Chirurgia plastica nell’ l’Università di Messina, direttore della scuola di specializzazione in chirurgia plastica ed estetica, Presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica nel 2022 e 20223. All’Università di Messina il professore ha ricoperto il ruolo di direttore del dipartimento di Patologia umana dell’adulto e dell’età evolutiva “Gaetano Barresi”, è stato ricercatore universitario per la cattedra di Chirurgia plastica nell’Università di Catania e dal 1998 al 2001 ha ricoperto il ruolo di professore associato all’università di Cagliari.




