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Contratti diversi da quello edile, paghe inferiori senza versamenti alla Cassa edile, mancata formazione con inevitabile conseguenze sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. La denuncia arriva dalla Filca Cisl di Messina nel corso del suo Consiglio Generale a cui hanno partecipato segretario generale della Filca Cisl Sicilia Paolo D’Anca, il segretario generale della Cisl Messina Tonino Genovese alla presenza del presidente dell’Ance Messina Giuseppe Ricciardello.

Il frutto di anni di deregulation nel settore edile è testimoniato da questi numeri: salari dei lavoratori passati dai 103 milioni del 2008 ai 45 milioni di euro del 2019, numero degli operai dichiarati dai 14 mila del 2008 ai 6429 del 2019. Quasi dimezzate anche le imprese attive: 1681 contro le 2835 del 2008.

La situazione si può riassumere dicendo che c’è stat un incremento del lavoro nero, attraverso la tipologia di contratti part-time mascherati, del lavoro nero e dei falsi lavoratori autonomi.

«Sì – ha affermato Giuseppe Famiano, segretario generale della Filca Cisl Messina – anche nell’edilizia sono arrivati i lavoratori a partita Iva, perché i datori di lavoro sono diventati lungimiranti e pur di non pagare i contributi costringono gli operai diventare falsi lavoratori autonomi. In Cassa Edile ci sono registrate circa mille ditte individuali. Così nei cantieri la maggior parte dei lavoratori lavora in nero senza tutele previdenziali ed assicurative ed i lavoratori, a causa dei loro problemi economici, scendono a compromessi con i datori di lavoro, accettando tutto quello che viene loro proposto. Anche importi inferiori a quelli risultanti in busta paga».

La Filca Cisl interviene sulla questione senza mezzi termini, chiedendo l’intensificazione controlli ispettivi, «negli ultimi anni, nella nostra provincia, ridotti al lumicino per mancanza di mezzi e risorse», ha spiegato Famiano. «Gli Enti Ispettivi, sottodimensionati con 5 ispettori su 108 Comuni, sono carenti di materiali e di mezzi per monitorare i cantieri in cui è presente l’utilizzo improprio delle tipologie contrattuali, il lavoro nero, l’evasione contributiva ed il mancato rispetto delle norme di sicurezza».

Il sindacato, al fine di contrastare in modo efficace il lavoro nero  e diffondere la cultura della legalità e del rispetto delle regole, ha deciso di attivare un numero telefonico (335 7895300)al quale inviare un semplice messaggio per segnalare, in forma assolutamente anonima, l’indirizzo del cantiere che utilizza lavoratori in nero o senza il rispetto dei contratti.

Foto copertina: dal web