Condividi:

Questa notte, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina hanno arrestato, in flagranza di reato, un 46enne messinese, già noto alle forze dell’ordine, per danneggiamento aggravato e false dichiarazioni sull’identità.
Nelle prime ore della decorsa notte, i Carabinieri sono intervenuti presso il Pronto Soccorso del Policlinico Universitario “Gaetano Martino” di Messina, a seguito di una segnalazione pervenuta al numero unico di pronto intervento 112 NUE che comunicava la presenza di un individuo il quale, giunto al Pronto Soccorso per una forte cervicalgia ed invitato dalle guardie giurate, prima di entrare, ad effettuare il tampone di verifica per covid-19, probabilmente perché in preda ad un elevatissimo tasso alcolemico, danneggiava le vetrate della porta d’ingresso con calci.
Giunti sul posto, i militari dell’Arma ricevevano da alcuni testimoni l’indicazione che l’uomo era il responsabile del danneggiamento, così, l’individuo, che evidenziava ancora uno stato di nervosismo dovuto verosimilmente all’assunzione di sostanze alcoliche, è stato bloccato dai Carabinieri a cui, in un ultimo tentativo di ottenere l’impunità, diceva di non avere con sé i documenti e declinava false generalità.
La successiva ricostruzione dei fatti consentiva di raccogliere elementi di responsabilità e arrestarlo per il danneggiamento aggravato e per aver fornito le false dichiarazioni sull’identità. In mattinata s’è celebrato il rito direttissimo all’esito del quale, dopo la convalida dell’arresto, a carico dell’uomo è stata applicata la misura deli arresti domiciliari
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.