Nella giornata odierna personale della Direzione Investigativa Antimafia di Messina,
coordinata dalla Procura della Repubblica D.D.A di Messina, sta procedendo
all’esecuzione di decreti di sequestro, emessi dalla Sezione Misure di Prevenzione del
Tribunale peloritano, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti
di due fratelli già condannati per associazione mafiosa, per aver partecipato al
mantenimento in vita del sodalizio mafioso promosso da Romeo Francesco ed
organizzato da Romeo Vincenzo, appartenente a Cosa Nostra e collegato al clan
Santapaola-Ercolano, già sottoposti a sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con
obbligo di soggiorno nel Comune di Messina per 4 anni.
Il provvedimento ablativo è scaturito da una proposta a firma congiunta del Direttore
della DIA e del Procuratore Distrettuale di Messina, all’esito di complesse indagini
economico finanziarie, da cui è emerso come i destinatari della misura, durante il
periodo di tempo in cui si erano resi responsabili di gravi delitti, avevano accumulato
un patrimonio sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, frutto evidente altresi delle
remunerative attività illecite svolte.
In particolare, è stato giudizialmente acclarato che i prevenuti hanno operato in
stretta sinergia con un esponente di vertice del sodalizio mafioso, il quale li ha
ampiamente favoriti, anche sfruttando il proprio carisma criminale, nella loro attività
professionale nel campo della distribuzione dei farmaci.
Il sequestro ha riguardato 3 appartamenti e un box ubicati a Messina e provincia,
nonché un esercizio commerciale in pieno centro cittadino, ricondotto ad uno dei due
soggetti colpiti da misura, ancorché formalmente intestato alla madre.
Sono stati inoltre sequestrati molteplici rapporti finanziari, prevalentemente costituiti
da buoni fruttiferi postali.
Complessivamente sono state assicurate all’Erario, tra beni immobili, aziende
commerciali e rapporti finanziari, per valori per un importo pari ad € 1.000.000,00.



