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Con la “Domenica delle Palme e della Passione del Signore”, che quest’anno ricorre il 24 marzo, inizia la Settimana Santa che culminerà con la Pasqua del Signore, il 31 marzo, come solennemente annunciato nella liturgia dell’Epifania.

Tempo che abbraccia donne e uomini e in particolare unisce i credenti a Cristo, che offre se stesso per amore dell’umanità, ha detto l’Arcivescovo Accolla nel diffondere il programma degli appuntamenti in Cattedrale.

Aggiungendo che è anche tempo in cui – attraverso tradizioni e rievocazioni storiche – si esprime la fede che si incultura nei nostri territori, manifestando il desiderio di Dio che attraversa le generazioni.

Egli stesso, ha comunicato, presiederà la celebrazione in Cattedrale di  domenica prossima alle 10.30, con la benedizione delle palme e dei rami d’ulivo in Piazza Duomo, da dove processionalmente si entrerà in Cattedrale per la S. Messa.

Sempre in Cattedrale celebrerà:

– Giovedì Santo alle 10,00, insieme al Vescovo Ausiliare Cesare Di Pietro e a tutti i sacerdoti della diocesi, la Messa Crismale con il rinnovo delle promesse sacerdotali e la benedizione degli Oli (Catecumeni, Infermi e il Sacro Crisma);

– Venerdì Santo alle 17,00 l’Azione Liturgica nella Passione del Signore, con la proclamazione del Passio, lo svelamento e adorazione della Croce e la distribuzione della Comunione e la processione delle Barette;

– Sabato Santo alle 22,00 la Veglia nella Notte Santa di Pasqua;

– la Messa di Pasqua alle 10,30.

Lunedì Santo celebrerà invece alle 20,00 presso la Stazione centrale di Messina e Martedì Santo alle 18.00 la Messa Crismale a Lipari, con la partecipazione deii sacerdoti e le comunità delle Isole Eolie.

La Messa “in Cœna Domini” del Giovedì Santo alle 18,30 sarà invece celebrata in Cattedrale da Mons. Di Pietro, con l’esposizione del SS. Sacramento per l’adorazione che proseguirà fino alla mezzanotte.

Mentre, l’Arcivescovo ha fatto sapere che, il pomeriggio dello stesso Giovedi Santo, si recherà in alcune parrocchie per celebrare in quelle comunità ed esprimere così il legame di comunione che unisce l’intera Chiesa diocesana.