L’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente ha inserito tra le istanze ammissibili il progetto di fattibilità tecnico-economica promosso dal Comune di Milazzo in collaborazione con l’Università di Messina per la bonifica della discarica di località Torretta, sulla riviera di Ponente.
Il progetto, curato dal prof. Giovanni Randazzo del Dipartimento di Scienze matematiche e informatiche, Fisiche e della terra e Biologiche, in sinergia con l’Area marina protetta prevede opere per un importo totale di 2 milioni e 691 mila euro.
Il bando, pubblicato nell’ambito del Po-Fers 2021-2027 aveva per oggetto “Interventi per preservare le biodiversità e il recupero ambientale delle aree di pregio naturalistico ricadenti nel demanio regionale”.
Il progetto del Comune di Milazzo prevede il restauro ambientale e la rinaturazione del waterfront da bonificare, e – secondo quanto si legge nella relazione tecnica – “costituisce un modello integrato di resilienza ecologica e di gestione sostenibile, frutto di una visione integrata e multidisciplinare, che combina il ripristino morfologico e la protezione attiva della spiaggia, mediante autotrapianto e dispositivi anti erosione innovativi”.
Nello specifico si prospetta una rigenerazione ecologica e naturalistica dell’area retrodunale, con piantumazioni autoctone e con la creazione di habitat umidi; inoltre, la realizzazione di percorsi accessibili e di sistemi di monitoraggio e videosorveglianza, che assicurino sicurezza, gestione efficiente e continuità nel controllo ambientale.
«Da anni, ben sei, tante parole, tante promesse, tanti impegni disattesi – afferma il sindaco Pippo Midili -. Dopo la mancata inclusione del progetto esecutivo da 15 milioni di euro da parte del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, l’Amministrazione ha deciso di cambiare strategia con l’obiettivo di restituire al più presto igiene, decoro e dignità all’area costiera che si estende tra la contrada Bastione e il ponte Mela. Preso atto che l’area non era stata inclusa nel piano regionale delle bonifiche, dal Dipartimento dell’Ambiente in quanto non si tratta di sito potenzialmente contaminato, abbiamo scelto di portare avanti questo percorso alternativo al fine di ottenere le risorse necessarie per rimuovere quella che rappresenta un’offesa al litorale di Ponente. E oggi questa strategia ci ha dato ragione. Speriamo di poter ricevere presto le somme per chiudere anche questa emergenza”.




