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“Non appena sarà notificata la sentenza del Cga sull’appalto relativo alla riqualificazione del pronto soccorso, l’Asp 5 consegnerà alla ditta aggiudicataria i lavori. Un passaggio che sarà imminente”.
Questo il messaggio più importante e sicuramente più atteso della seduta di consiglio comunale straordinaria dedicata all’ospedale Fogliani e alle sue criticità.
Il commissario straordinario Giuseppe Cuccì, nell’illustrare l’attività svolta in questi primi due mesi e le sue strategie per decongestionarne gli accessi al presidio di Milazzo (che è riferimento territoriale dell’emergenza urgenza) con l’attivazione e il potenziamento dei vari servizi territoriali.
“Posso assicurare che a breve partiranno i lavori di efficientamento del nuovo pronto soccorso – ha detto Cuccì – e nel frattempo l’attuale struttura continuerà ad essere operativa all’interno del “Fogliani”. Cercheremo al fine di alleviare il notevole carico di lavoro con l’apertura anche diurna del pronto soccorso di Barcellona”.
Sui lavori si è soffermato il responsabile dell’ufficio tecnico dell’Asp, Salvatore Trifiletti. “I lavori, per i quali è stato messo a disposizione dell’Asp di Messina un finanziamento di un milione e 600 mila euro, saranno realizzati nell’ala che al momento accoglie gli uffici della direzione sanitaria per garantire una contiguità col polo radiologico ed essere pure funzionale agli altri reparti. Ciò – come ha spiegato Trifiletti – determinerà anche delle modifiche all’esterno con l’accesso principale che sarà realizzato nell’area esterna (lato via Grazia) mentre l’attuale parcheggio e ingresso saranno al servizio delle ambulanze del 118”.
Quindi il dibattito d’Aula con i vari interventi, aperti da Damiano Maisano che ha illustrato le motivazioni della richiesta di consiglio straordinario sui problemi della sanità milazzese. Maria Magliarditi ha invece ritenuto “frustrante parlare delle problematiche ospedaliere di cui si discute da oltre 8 anni senza pervenire ad alcuna soluzione” chiedendo al Commissario Cuccì un cambio di rotta. Lorenzo Italiano ha motivato la richiesta di seduta consiliare con le voci che parlavano del trasferimento per sei mesi del pronto soccorso a Barcellona, “fortemente avversato dai cittadini” e con “la necessità di interventi che rendano l’ospedale di Milazzo più efficiente rispetto all’offerta sanitaria odierna”.
Antonio Foti ha invece richiamato le recenti iniziative popolari, e non solo, con la raccolta i firme portate avanti da un comitato spontaneo. Ha parlato di una vicenda sulla quale sin qui si sono fatti soltanto anni di chiacchiere il consigliere Alessio Andaloro, il quale, rivolgendosi a Cuccì, ha detto di attendersi proposte per fare uscire l’ospedale dalle critiche condizioni in cui si trova e per l’avvio di un rapporto di chiarezza. Per evidenziare anche la strana situazione in cui si trova l’ospedale di Milazzo Maisano ha rapportato la situazione del pronto soccorso con i 3 di Messina in rapporto al carico di utenze , sostenendo che quello di Milazzo non può sopportare il pesante carico di lavoro cui è sottoposto.
Allargando l’orizzonte sulla sanità nazionale, Giuseppe Giannetto, esperto per le politiche sanitarie del Comune di Milazzo, ha fatto riferimento ai tanti numeri che la caratterizzano, passando a dare i numeri anche per quella regionale, laddove ha riscontrato l’assenza di circa 300 tra anestesisti e rianimatori, ma l’emergenza urgenza ha assicurato è sempre garantita. Riferendosi al pronto soccorso mamertino ha quantificato in 40 mila circa gli accessi, con un numero molto elevato di codici rossi. Un accenno anche al 118 ed alle criticità, con ambulanze che sono costrette ad operare senza medico a bordo. Nel complesso, facendo riferimento sempre ai numeri, Giannetto ha sostenuto che essi dimostrano come la sofferenza, nella sanità pubblica, è nazionale. Da Massimo Bagli un invito diretto a Cuccì, ed è stato quello di fare scelte, anche se impopolari, per la soluzione dei problemi, e non farsi tirare la giacca dalla politica. Ed ancora l’ha sollecitato a trovare soluzioni per fronteggiare anche la corsa dei mediti verso le strutture private. Dopo l’intervento di Mario Sindoni che ha espresso il plauso a nome del gruppo di “Fratelli d’Italia” (in Aula era presente anche il deputato Pino Galluzzo) per l’attività portata avanti dal commissario, è stato il sindaco Pippo Midili a chiudere i lavori. «Non esiste nessun tipo di conflitto politico all’interno della situazione che riguarda la salute di tutti – ha esordito –. Il pronto soccorso resta a Milazzo, viene migliorato e devo dare atto dell’esperienza politica e medica del dottor Cuccí che si è subito attivato per bloccare tutto e lasciare i servizi a Milazzo. Se è vero come è vero che c’è divisione politica su questi argomenti mi auguro di leggere da parte di chi ci aveva attaccato di sottolineare invece il risultato del mantenimento di tali servizi, dal consultorio al centro vaccinale. C’è già il disagio sull’igiene mentale che tanti disagi provoca nei tanti bambini che devono seguire le cure fuori Milazzo e spero che anche questo si risolva quanto prima e che il servizio possa ritornare in città. La sede di via Impallomeni mi auguro diventi un centro medico, che ci consentirà di congestionare il pronto soccorso. Si sapeva da anni la necessità di interventi sul pronto soccorso ma nessuno si poneva il problema per non risolverlo».