I consiglieri comunali, Mario Francesco Sindoni, Giuseppe Doddo, Alessia Pellegrino, Fabiana Bambaci, Rosario Piraino hanno presentato una mozione con la quale chiedono all’Aula di approvarne i contenuti al fine di impegnare l’Amministrazione ad avviare l’iter necessario per l’intitolazione di una via o largo o piazza o giardino della nostra Milazzo alla memoria di Sergio Ramelli.
“Al fine di onorarne la memoria in modo permanente”; ma anche promuovere, in collaborazione con le istituzioni scolastiche e culturali, iniziative di educazione alla cittadinanza attiva, affinché la sua figura sia ricordata come monito contro ogni forma di violenza e di sopraffazione ideologica, ribadendo attraverso questo gesto simbolico, l’importanza della memoria condivisa come fondamento di una comunità unita e rispettosa delle diverse sensibilità”.
Sergio Ramelli morì nel 1975 dopo 47 giorni di agonia, ad appena 18 anni, a seguito delle ferite riportate nell’aggressione subita da un Commando di avanguardia a colpi di chiave inglese mentre rientrava nella sua casa di Milano.
“Sergio Ramelli – si legge nella mozione dei consiglieri – fu vittima innocente della follia di un gruppo politico avversario. I suoi assassini sono stati condannati dopo oltre 10 anni dalla sua scomparsa. Era un ragazzo come tanti altri della sua età in quel periodo storico e viveva i suoi 18 anni tra lo studio, l’oratorio e l’impegno politico;
Frequentava l’istituto tecnico Molinari di Milano quando fu etichettato con il marchio di “fascista” solo per aver composto un tema in cui condannava l’operato delle Brigate Rosse. Fu così che Sergio dovette subire un “processo popolare” nella sua scuola. Fu più volte aggredito e infine, si trovò costretto a cambiare istituto e subì l’ostracismo di molti professori e studenti cosiddetti “democratici”.