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«Finalmente è arrivata la fumata bianca sulle nomine dei nuovi manager della Sanità Pubblica, ma adesso chiediamo al direttore generale che presto si insedierà all’Asp di Messina di considerare priorità assoluta della sua agenda l’ospedale di Milazzo. Non c’è più un minuto da perdere. La situazione soprattutto del pronto soccorso è diventata insostenibile».
A lanciare l’appello il gruppo consiliare “Cambiamente” ((Nino Italiano, Maria Magliarditi e Antonio Amato) i quali nell’evidenziare di essere continuamente destinatari del malessere dei cittadini, chiedono “risposte concrete e soprattutto tempi certi per il presidio milazzese. Sollecitando anche una presenza a Milazzo del nuovo manager. «Comprendiamo, nostro malgrado, i tempi burocratici dell’insediamento – afferma Italiano –, ma stentiamo a comprendere se ancora si dovesse parlare di studi programmatici, di carenza del personale, di carenza di strutture. Non siamo più disposti ad assistere a passerelle, né politiche, né tecniche, né tanto meno alle gravi e dannose difficoltà dei cittadini che stanno male e necessitano di cure. Siamo pertanto pronti ad intraprendere qualsiasi iniziativa che ci possa condurre finalmente alla soluzione del problema che riteniamo offensivo alla dignità del cittadino».

«Ma i fondi per potenziare il pronto soccorso di Milazzo sono ancora disponibili o sono stati dirottati altrove? E se sì, ci sono quelli per realizzare una struttura provvisoria che consenta di mantenere il reparto di primo intervento, anche durante i lavori?».

A chiederlo il consigliere comunale Pippo Crisafulli che sottolinea come si parli sempre di necessità di avviare i lavori, ma «nessuno tira fuori le cifre, sia per l’appalto, già aggiudicato, che per gli altri interventi. Come forze politiche e rappresentanti dei cittadini pretendiamo chiarezza dall’Asp».
«Ho letto – prosegue Crisafulli – che per 25 dei cantieri aperti negli ospedali, tra cui quello di Milazzo, mancherebbe la copertura finanziaria. Almeno venti milioni. Tanto che la Commissione regionale Sanità ha annunciato di volersene occupare ed effettuare una visita ispettiva in tutti i cantieri ancora in sospeso o in stand by. Sarà opportuno – incalza Crisafulli – che si facesse chiarezza nell’interesse dei cittadini. Che si diano delle date certe e non si scelga la strada del silenzio che è quella che genera sospetti».