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Via libera del Consiglio Comunale al bilancio di previsione finanziario 2026-2028. A votarlo all’unanimità i consiglieri Francesco Rizzo, Rosario Piraino, Alisia Sottile, Fabiana Bambaci, Antonino Italiano, Lydia Russo, Antonio Amato, Alessandro Oliva, Maria Sottile, Massimo Bagli, Danilo Ficarra, Valentina Cocuzza, Alessia Pellegrino, Mario Sindoni, Santi Saraò, ed Antonio Foti, che hanno approvato anche l’immediata esecutività della delibera.

Ad illustrare il documento contabile in Aula (presenti anche i componenti del collegio dei revisori dei conti: Alfio Spinella e Giovanni Trovato, con Rossano Castronovo collegato da remoto), dopo un breve preliminare del consigliere Damiano Maisano che ha contestato la decisione del Comune di inviare avvisi esecutivi relativi all’Imu anche a coloro che sono proprietari di prima casa, è stato il sindaco Pippo Midili. Non prima di aver chiarito a proposito dell’Imposta comunale sugli immobili che ciò è scaturito dalla mancanza comunicazione fatta dagli stessi cittadini che avrebbero dovuto fare, ai sensi della normativa, una dichiarazione nella quale attestavano che l’abitazione era prima casa.

Soffermandosi sul bilancio, Midili ha dato soprattutto evidenza all’attenzione riservata ai servizi sociali per dare quell’assistenza che “il Comune ha sempre garantita ai soggetti più bisognosi”. Soluzioni, come ha detto, che danno l’idea di una città solidale ed attenta alle fasce più deboli, fronteggiando le esigenze con le risorse del Comune. Il sindaco ha quindi “tranquillizzato” coloro che vantano crediti nei confronti del Comune, dando riscontro di una importante liquidità di cassa, anche se condizionata dalle norme che impongono di mantenere un fondo crediti di dubbia esigibilità per i tributi ancora non riscossi. “Il Comune di Milazzo – ha concluso Midili – ha un bilancio che guarda ai servizi da erogare ai cittadini senza ulteriori spese per opere pubbliche che siamo riusciti a realizzare grazie alla capacità di ottenere oltre 100 milioni di finanziamenti”.

Per l’opposizione è intervenuto il consigliere Lorenzo Italiano precisando innanzitutto che “il bilancio deve rispondere alle richieste che vengono dalla cittadinanza e fare fronte alle obbligazioni sottoscritte nel tempo” ricordando come durante la sua gestione si sia costretti a fronteggiare impegni passati non onorati ed attingere erogazioni dalla Cassa Depositi e Prestiti, “come ad esempio – ha detto – i 2.200.000 richiesti per la fondazione Lucifero, che avevano portato al pignoramento dei molini Lo Presti, evitato con il blocco della procedura. Questa ed altre procedure esecutive, ha aggiunto, hanno impegnato le casse comunali per somme che poi hanno inciso pesantemente sulle finanze dell’Ente nelle passate gestioni”. Quindi ha annunciato il suo voto negativo, allontanandosi però all’atto della votazione.

Giudizio positivo invece tra le forze di maggioranza. Sostenendo che l’amministrazione ha raggiunto gli obiettivi prefissati, Mario Sindoni ha evidenziato che “la città si attende ulteriori realizzazioni che formeranno oggetto della prossima programmazione”. Massimo Bagli si è detto convinto che il Comune sarà in condizione di sostenere un piano di riequilibrio legato alla chiusura del dissesto.
Rosario Piraino ha fatto un apprezzamento per l’operato dell’amministrazione, “artefice della costruzione di un bilancio serio, come richiesto per legge. Un bilancio che tutela l’Ente ed i cittadini e che si presenta con i conti in ordine”.

Il voto sul bilancio è stato preceduto dall’approvazione delle aliquote IMU 2026 con 18 sì e un no (Lorenzo Italiano) e del Documento Unico di Programmazione per il periodo 2026-2028.