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“Fake di Salvini per il transito sul ponte. Tariffe da 4-7 Euro di propaganda”, a dirlo in un documento sono Domenico Gattuso, Docente di Pianificazione e Ingegneria dei Trasporti, Università Mediterranea
di Reggio Calabria e Guido Signorino, Docente di Economia Applicata, Università di Messina.

“In occasione della sua visita a Messina e Villa S. Giovanni, il Ministro Salvini ha affermato che
attraversare il ponte costerà “Solo 4-7 euro a tratta per le auto”. E la Società Stretto di Messina
avrebbe confermato parlando di un “pedaggio più conveniente dell’attuale attraversamento”. Una
cifra ben più bassa, secondo una nota della SDM (Società Stretto di Messina) rispetto agli attuali
costi di transito via traghetto, e che consentirebbe comunque la copertura integrale dei costi operativi
e della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera.
Peccato la nota sia del tutto difforme da quanto riportato nel Progetto Definitivo (e nelle valutazioni
Costi – Benefici). In effetti al capitolo 8 della Relazione di Progetto (Scenario all’entrata in esercizio
– 2032), si assume l’ipotesi di “iso-costo ponte-traghetti”, ovvero che il pedaggio per un’autovettura
sia pari alla tariffa di traghettamento (Tab.8.1). In effetti la Tabella appare un po’ ingannevole, perché
i valori risultano all’incirca la metà dei valori di tariffa dei traghetti; in realtà sono dimezzati perché si
riferiscono ad una tratta (ovvero solo Andata o solo Ritorno). In pratica sono del tutto equiparabili ai
valori (in Euro) praticati dalla Caronte&Tourist: 38,90 (A/R in giornata), 44,40 (A/R entro 3 gg), 71,40
(A/R entro 90 gg). In pratica la SdM diffonde bugie a sostegno della propaganda salviniana.
Più in generale occorre considerare che sulle autostrade italiane il pedaggio è proporzionale alla
lunghezza di percorso e il valore unitario del pedaggio proposto da Rete di Autostrade per l’Italia nel
2024 è compreso nel range 0,075-0,089 €/Km. Assumendo la tariffa minima di 19,1 €, ne risulta un
valore unitario di circa 4,8 €/km (con una distanza di 4 km per l’attraversamento). In altri termini un
valore quasi 60 volte superiore al pedaggio della più costosa autostrada nazionale!
Il comunicato aggiunge che, a confronto con altre grandi infrastrutture a pedaggio nel mondo, il
Ponte sullo Stretto avrebbe la tariffa più bassa nonostante l’elevata complessità ingegneristica del
progetto. Ciò potrebbe essere vero con le tariffe fake dell’ultima ora; in realtà, stando al principio di
“iso-costo” del Progetto definitivo, il costo per attraversare il ponte sarebbe in linea o superiore a
quello delle altre grandi infrastrutture.
Il pedaggio chilometrico, in uno scenario di prospettiva, avrebbe potuto essere assunto nella
valutazione di costo sull’intera autostrada A2, con una maggiore equità per l’utenza (tariffa minore
sulle brevi percorrenze, ovvero per traffici locali, maggiori per le lunghe percorrenze), in luogo di una
tariffa indiscriminata unica, particolarmente gravosa per gli abitanti dell’agglomerazione dello Stretto.
Ma la SdM si guarda bene dal proporre il pedaggio sulla A2.
Un’ultima considerazione: una adeguata analisi finanziaria del ponte (dichiarata, revocata, mai resa
pubblica) deve garantire l’equilibrio finanziario: i costi di gestione devono essere bilanciati dai ricavi.
E l’analisi economica del progetto ipotizza ricavi misurati su pedaggi compresi fra 20 e 35 € per sola
andata. Sono questi i valori indicati nel mai pubblicato Piano Economico Finanziario (PEF)
dell’opera? Così si direbbe leggendo l’Analisi Costi-Benefici del progetto. Dunque, cosa accadrebbe
con la tariffa di 4,0 € in luogo di quelle da Progetto? Ricavi oltre 5 volte inferiori rispetto a quelli
previsti dall’analisi economica e indici di redditività sprofondati. Soprattutto, se gli oltre 2,1 mld di
spesa per la manutenzione e gestione erano compatibili con tariffe sestuple, chi colmerà l’eventuale
buco? La risposta è facile: il bilancio dello Stato. Il ponte-sanguisuga continuerebbe a prosciugare
le risorse pubbliche con un’uscita consistente e continua per tutto il suo arco di vita.
Chiediamo alla SDM e al Ministro di fare chiarezza, ovvero di smentire il comunicato con dati falsati
rispetto a quelli esposti nel Progetto Definitivo. E di pubblicare l’analisi finanziaria del ponte, il suo
PEF e gli obbligatori documenti estimativi dei costi incredibilmente non inclusi negli elaborati del
progetto (non) definitivo”.