Continua il dibattito sul finanziamento europeo per la realizzazione del Ponte sullo Stretto, con il comitato cittadino Invece del Ponte che attacca la Società Stretto di Messina sulla presunta finanziabilità del ponte a valere sui fondi del programma europeo CEF-T.
“La Società Stretto di Messina (SdM) diffonde altre dichiarazioni fuorvianti sul presunto sostegno
finanziario europeo al progetto del ponte. Sostiene infatti che “Non risponde al vero che il ponte sullo
Stretto non possa essere finanziato attraverso il programma Connecting Europe Facility (Cef-T)”.
Motivo? Nel 2024 un accordo di liberalità (“grant agreement”) ha dato 24 milioni per lo studio della
componente ferroviaria del progetto. Quindi, secondo SdM la costruzione del ponte dovrebbe essere
finanziata coi fondi CEF-T.
È una chiara mistificazione. A smentire la SdM è la stessa Commissione UE che lo scorso 16 luglio ha
testualmente dichiarato: “Il ponte sullo Stretto di Messina, essendo un progetto interamente situato
in Italia, non può essere finanziato attraverso il programma Connecting Europe Facility [i CEF-T]”.
Un conto sono “studi progettuali”, un altro conto è il finanziamento dell’opera, e la società di Ciucci lo
sa benissimo. E per il finanziamento del ponte i fondi CEF-T non possono essere nemmeno richiesti.
SdM tenta deliberatamente di confondere i cittadini, spacciando un contributo tecnico per un via libera
politico ed economico. È un’operazione pericolosa di propaganda: la realtà è un’altra e l’Europa lo ha
detto chiaramente”.