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“La didattica a distanza è partita non senza criticità. Secondo una rilevazione realizzata da skuola.net il 90% degli studenti delle scuole secondarie ha ricevuto supporto per le attività. Le scuole si sono organizzate con quello che avevano, principalmente il registro elettronico e una assegnazione di compiti a distanza. Gradualmente si è cominciato ad utilizzare le piattaforme di e-learning, piattaforme di studio e apprendimento collaborativo. Va tuttavia ricordato che non tutte le famiglie italiane hanno la stessa possibilità di accesso alla rete internet. Secondo una ricerca condotta dall’ISTAT, il 25% delle famiglie italiane è fuori dal web. L’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) ha chiesto un intervento urgente per i ragazzi disabili, per i fuori famiglia, per i minorenni in condizione di povertà e marginalità, per quelli nel circuito penale, per i figli di detenuti, per quelli di famiglie problematiche e per quelli segnati dall’epidemia. Cogliamo l’appello di molti presidi, dirigenti e docenti scolastici sul tema accesso digitale all’istruzione. In particolare proponiamo, alla stregua di altre regioni d’Italia, un fondo ad hoc in finanziaria regionale per consentire a queste famiglie l’accesso agli strumenti digitali come tablet e portatili e connessioni a banda larga.”

Così Antonio Catalfamo, capogruppo all’Ars per Lega Sicilia per Salvini Premier.