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“E’ finalmente chiaro a tutti che è cruciale tenere sotto controllo la
diffusione del virus nel Mezzogiorno del Paese e in Sicilia.
Va dato atto al Presidente della Regione di avere previsto i controlli
per tutto il personale sanitario attraverso il tampone perché si
mettessero in sicurezza gli operatori e i pazienti.
Questa scelta, ottima e necessaria, ha visto in parallelo il
coinvolgimento dei laboratori privati convenzionati con il SSR,
attraverso un avviso che ieri è stato emanato.
Ma se l’intento era quello di potenziare in maniera capillare l’intero
territorio regionale avvalendosi delle strutture private, l’avviso di
ieri la cui scadenza è oggi (appena dopo 24 ore) pone parecchie
limitazioni ad escludendum. Particolare limitante appare il fatto che
si chiede alle strutture di specificare da subito il tipo ed il costo
del tampone che utilizzeranno, in un momento in cui le scorte sono
sempre minori ed i costi soggetti a mutamenti continui.
Il risultato rischia dunque di essere opposto a quello desiderato, con
interi provinciali che resteranno scoperti dalla possibilità di avere
esami diffusi e rapidi.
Senza volere alimentare critiche, ci permettiamo di suggerire di
rivedere i contenuti dell’avviso perché lo stesso non abbia una
scadenza temporale, quindi ad aggiornamento continuo, mettendo in
condizione tutte le strutture presenti sul territorio, che ne abbiano
le condizioni tecnico/scientifiche, di poter dare manforte in un
momento senza precedenti, nel quale la velocità di accertamento del
contagio è la vera arma per sconfiggere il virus, salvando la vita
dell’interessato ed al contempo limitando il propagarsi del virus.”

Questa la dichiarazione congiunta dei deputati regionali: Marianna Caronia, Giovanni Bulla e Antonio Catalfamo (Lega), Luisa Lantieri e Giuseppe Gennuso (Ora Sicilia), Carmelo Pullara e Giuseppe Compagnone (Popolari-Autonomisti) e Stefano Pellegrino (Forza Italia).