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L’associazione ‘Legambiente del Longano’ segnala una grave situazione di degrado ambientale nel comune di Rodì Milici, tra la fine della Via Torrente e Largo Giuseppe Mazzini, all’altezza della trazzera ricavata nel relitto d’alveo del Torrente Patrì, dove persistono delle microdiscariche di manufatti in cemento, amianto e materiale di scarto di edilizia in stato di deterioramento e frammenti sparsi nel terreno circostante.
Legambiente ha inviato la missiva al Commissario straordinario del comune e alle autorità competenti al fine di predisporre i necessari interventi di bonifica e di trovare delle soluzioni valide per eliminare il fenomeno all’origine.
“Si rimane attoniti, di fronte al continuo progressivo e inarrestabile degrado del nostro territorio,- scrive il presidente Carmelo Ceraolo – ormai contornato dalla presenza di microdiscariche pertanto, si chiede al Commissario Straordinario , di intraprendere iniziative di controllo e contrasto, di queste forme di insostenibile offesa all’ambiente, che non possono che suscitare indignazione, nei cittadini rispettosi delle regole di civile convivenza e rispetto per la Natura e l’ambiente.
Ad ogni buon fine, Legambiente del Longano chiede alla S.V., – continua Ceraolo – di voler predisporre, con cortese sollecitudine, da parte degli uffici di competenza, un puntuale sopralluogo del sito , per procedere alla messa in sicurezza e provvedere alla relativa bonifica, secondo le disposizioni di legge in vigore. Si chiede altresì, – conclude la missiva, proponendo dei suggerimenti utili – al fine di contrastare il fenomeno di avviare un controllo con la Polizia Municipale sui cantieri privati presenti sul territorio comunale autorizzati e non chiedendo al committente dei lavori le ricevute dell’effettivo conferimento degli scarti edili presso discariche autorizzate nonché lo smaltimento dell’amianto attraverso le ditte autorizzate a tale scopo”.