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Presentato ufficialmente a Roma il SalinaDocFest 2025: dal 15 al 20 luglio, “Nuove Parole / Nuove Immagini” per raccontare il reale attraverso il cinema. Tra le novità un manifesto che invita a riflettere sulla necessità di alfabetizzazione audiovisiva.

È stato presentato ufficialmente a Roma, nella cornice del Cinema Farnese Arthouse, il programma della XIX edizione del SalinaDocFest, che si terrà dal 15 al 20 luglio 2025 sull’isola di Salina, nelle Eolie. A raccontare la visione di questa nuova edizione è stata Giovanna Taviani, fondatrice e direttrice artistica del festival. Nel corso dell’incontro è stato proiettato anche un videomessaggio del regista Daniele Vicari, autore del libro Il cinema, l’immortale (Einaudi, 2022), le cui riflessioni hanno ispirato la stesura del Manifesto “Il cinema come mestiere dell’immaginario”, promosso dal SalinaDocFest per affermare con forza il diritto allo studio del linguaggio audiovisivo nelle scuole italiane. Il Manifesto, scritto da Giovanna Taviani in collaborazione con un gruppo di critici e cineasti, sarà presto disponibile per la sottoscrizione sul sito ufficiale del festival (www.salinadocfest.it) e si pone come strumento culturale e politico per affrontare una delle urgenze educative più pressanti del nostro tempo: formare cittadini consapevoli attraverso l’alfabetizzazione all’immagine.

Il documento verrà presentato pubblicamente a Salina sabato 19 luglio, in un incontro aperto al pubblico che vedrà la partecipazione di studiosi, artisti e rappresentanti del mondo della cultura. Il Manifesto nasce dalla consapevolezza che siamo entrati nell’era digitale da analfabeti dell’immagine, così come nel dopoguerra — ricorda Vicari — gran parte della popolazione italiana, tra cui i suoi stessi nonni, imparò a parlare il linguaggio orale della televisione senza sapere né leggere né scrivere. Le conseguenze furono devastanti: il dominio crescente della società dello spettacolo ha progressivamente anestetizzato le coscienze, trasformando i cittadini in spettatori passivi, privi degli strumenti necessari per decifrare i meccanismi del linguaggio televisivo. Per questo il Manifesto propone di riconoscere l’educazione visiva come un diritto culturale, civile e democratico, da integrare stabilmente nei percorsi scolastici di ogni ordine e grado, affinché le nuove generazioni non subiscano le immagini, ma imparino a leggerle, interpretarle e usarle in modo critico e creativo.

 

Un’edizione sempre più internazionale con premi speciali a grandi protagonisti del cinema e della cultura

Il SalinaDocFest 2025 si apre a una dimensione sempre più globale, testimoniata dalla presenza di grandi nomi del cinema e della cultura contemporanea. Oliver Stone, due volte Premio Oscar, sarà sull’isola per ricevere il Premio Gruppo Arena e per presentare il suo libro Cercando la luce in dialogo con Silvia Bizio. Jeremy Irons, attore premio Oscar e Ambasciatore FAO, riceverà il Premio Irritec per il suo attivismo ambientale, mentre Sinéad Cusack sarà premiata con il Lady Wilmar per la forza e l’eleganza del suo sguardo artistico al femminile. Il Premio Pistì andrà a Lunetta Savino per il suo ruolo in Diamanti, Agostino Ferrente riceverà il Premio Howden Assimovie per l’energia musicale e collettiva del suo cinema, mentre Ascanio Celestini sarà insignito del Premio Ravesi – Dal testo allo Schermo per Poveri Cristi. Infine, Lidia Ravera riceverà il Premio “Nuove Parole / Nuove Immagini”, perfettamente in linea con il tema di questa edizione.

 

Jeremy Irons protagonista dell’evento speciale sulla sostenibilità con il film “Trashed”

Il SalinaDocFest rafforza il proprio impegno ambientale ospitando un evento speciale dedicato alla sostenibilità con protagonista Jeremy Irons, che introdurrà la proiezione di Trashed, il documentario di Candida Brady di cui è voce narrante e produttore esecutivo. Il film, acclamato dalla critica e premiato nei più importanti festival internazionali, ci conduce nei luoghi più martoriati dall’inquinamento da rifiuti per raccontare una crisi globale che coinvolge tutti. Irons dà voce a scienziati, attivisti e comunità che lottano per un futuro più pulito, denunciando l’inerzia politica e proponendo soluzioni reali. Dopo la proiezione, l’attore converserà con il pubblico, con la moderazione di Cristina Piccino e l’intervento di Giulia Giuffré, Sustainability Ambassador di Irritec.

 

Il Concorso Internazionale: sei film per raccontare le contraddizioni del presente

Anche quest’anno il concorso centrale del SalinaDocFest porterà sull’isola sei film inediti in Italia, tra i più interessanti della nuova produzione documentaria. Le opere selezionate esplorano temi attualissimi: la memoria familiare e collettiva (Il cassetto segreto di Costanza Quatriglio), l’abbandono infantile nei brefotrofi italiani (Fratelli di culla di Alessandro Piva), l’elaborazione del lutto e dell’assenza (No More Trouble di Tommaso Romanelli), la lotta per l’autodeterminazione artistica (L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo), l’iperconnessione e la crisi dell’identità nel mondo digitale (Real di Adele Tulli), e l’adolescenza precaria tra sogni e responsabilità (Tineret di Nicolò Ballante). I film concorrono ai tre premi principali: Premio Palumbo, Premio MediaFenix e Premio Signum del Pubblico.

 

Oltre il cinema: incontri con gli autori, musica e degustazioni tra paesaggio e cultura

Il Caffè del Festival al Rapa Nui Resort di Santa Marina Salina ospiterà ogni giorno conversazioni con autori, registi, scrittori e tecnici del cinema. Oltre al già citato Oliver Stone, ci saranno incontri con Maricetta Lombardo, storica microfonista del cinema italiano, e Clarissa Cappellani, fotografa e direttrice della fotografia. Il confine tra immagine reale e finzione sarà invece esplorato da Daniele Ciprì e Nicolò Massazza. Le scrittrici Silvia Bizio, Luciana Capretti e Lidia Ravera presenteranno le loro ultime opere. Al Wine Bar Ravesi di Malfa, affacciato sul mare, si svolgeranno gli Incontri.doc con Ascanio Celestini e Agostino Ferrente, mentre la rassegna Enocinema, tra racconti e degustazioni, celebrerà il legame tra cultura e territorio eoliano.

 

Musica e cinema: tra omaggi, restauri e ritmi mediterranei

Il SalinaDocFest 2025 si aprirà con il concerto “Pietra a metà”, omaggio di Pietra Montecorvino a Massimo Troisi e Pino Daniele, e si chiuderà con l’energia swing de I Patagarri, quintetto gipsy-jazz. La sezione Cinema e Musica ospiterà anche le proiezioni di Pino di Francesco Lettieri, Buena Vista Social Club di Wim Wenders in versione restaurata, e L’Orchestra di Piazza Vittorio, opera che racconta la forza aggregante della musica nel cuore di Roma.

 

Mostre, installazioni e fotografia: quando l’arte rende visibile l’invisibile

Tre progetti visivi completeranno il programma: l’installazione site-specific Replanting Human Beings di Giuseppe La Spada, che riflette sul rapporto tra uomo e ambiente e sulla possibilità di rigenerazione; la mostra Vernacolare isolano di Claudio Santini, dedicata all’architettura siciliana e alla sua sostenibilità naturale; e Through Waters di Cristina Sassayannis, esplorazione fotografica sul legame tra identità e paesaggio marino. Tre visioni che arricchiscono il festival e dialogano con il suo paesaggio.

 

Ingresso gratuito e partecipazione aperta: il SalinaDocFest è per tutti

Tutti gli eventi del SalinaDocFest sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, per continuare a promuovere una cultura accessibile e condivisa. Il festival, tra proiezioni, incontri, libri, concerti e arte, invita il pubblico a tornare a immaginare, a pensare, a emozionarsi. In un luogo unico come Salina, dove il cinema incontra il Mediterraneo.