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Grande successo a Santa Lucia del Mela per Aura Fest, il festival culturale multidisciplinare dedicato alla sperimentazione e al dialogo tra arti visive, performative e musicali diretto da Giuseppe La Spada.

Le vie del centro storico luciese si sono animate, grazie alle performance degli oltre sessanta artisti presenti, che hanno coinvolto il pubblico, rendendolo protagonista di un percorso di rinascita spirituale fortemente legato alla tematica scelta: “Imparare a volare, imparare a scendere in profondità”.

Ogni artista presente ha fornito, attraverso le opere o performance, la propria interpretazione del tema di quest’anno, incentrato sulla dualità tra il volare e lo scendere in profondità.

Dopo il taglio del nastro, il sindaco di Santa Lucia del Mela Matteo Sciotto, l’assessore con delega alla cultura Pier Paolo Calderone e il direttore artistico del festival Giuseppe La Spada hanno dato il benvenuto alla copiosa folla presente, con la presentazione delle prime esibizioni in programma.

In apertura di Aura Fest, nel piazzale del Castello, gli spettatori hanno potuto ascoltare la musica raffinata di Gianni Gebbia ed assistere alla splendida esibizione del coro Overture, impreziosita dalla danza aerea dell’artista milanese Francesca Peruzzi. Coinvolgente anche la coreografia eseguita dai danzatori di OMA, “Le quattro stagioni”.

Dall’alto del castello di Santa Lucia del Mela, fino alla profondità del centro storico, per poi risalire seguendo il percorso inverso, i presenti hanno assistito alle performace degli artisti, li hanno conosciuti, hanno potuto apprezzare la loro arte.

Soddisfatto per l’ottima riuscita di Aura Fest il direttore artistico: “L’idea che ha animato questa edizione è rappresentata proprio dalla sinergia di tutti gli artisti. L’effetto voluto, e a quanto pare colto e apprezzato, è stato quello di creare una grande opera collettiva di cui ciascuno fosse parte, sia gli artisti, sia la location, cioè questo unico ed incantevole borgo sacro. Ringrazio l’amministrazione comunale che ha rinnovato anche quest’anno la sua fiducia in me e ogni singolo artista che ha messo a disposizione la propria arte con umiltà e desiderio di condivisione”.

La chiusura del festival ha avuto luogo nell’atrio del palazzo vescovile, dove la raffinata voce di Roberta Montanari e le calde vocalità del cantautore Pier Cortese si sono unite in un concerto elegante, ma al tempo stesso coinvolgente, particolarmente apprezzato dal pubblico e dallo stesso sindaco, che non ha esitato a chiedere la loro presenza a Santa Lucia del Mela anche per le edizioni successive.

“Fuori da qua, il mondo corre e si affanna. Con Aura Fest siamo riusciti, almeno per una sera, a fermare il tempo, e a goderci l’arte e la cultura che si sono fatti un tutt’uno con la sacralità del borgo. Dietro tutto questo c’è tanto lavoro, c’è una vision d’insieme che mette al centro il patrimonio storico-culturale luciese, sul quale stiamo investendo. Il mio grazie va a Giuseppe La Spada, artista di chiara fama internazionale, che crede in Santa Lucia del Mela e ha messo a servizio le sue idee e le sue abilità di coordinamento per la valorizzazione del nostro centro storico”.

Soddisfatto della riuscita dell’evento anche l’assessore alla cultura Pier Paolo Calderone: “Dietro Aura Fest ci sono mesi di lavori, di telefonate, di incontri. Abbiamo fatto fronte ai numerosi ostacoli che l’organizzazione di un evento così importante pone, ma ne è valsa la pena, perché abbiamo visto vivere il borgo come una grande, unica opera d’arte amata e apprezzata da tutti, come effettivamente merita”.