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In Sicilia non ci sarà il terzo mandato per i sindaci dei comuni sotto i 15 mila abitanti.

Tanto è emerso, il 26 marzo scorso, dalla Conferenza dei capigruppo sull’argomento, dove non si è trovato l’accordo politico per andare avanti, nonostante il disegno di legge sugli enti locali sia già stato approvato in commissione Affari istituzionali.

Era avvenuto nella seduta n. 16 del 21 febbraio 2023, quando il Disegno di legge n. 186-84, stabilente il terzo mandato per i sindaci dei comuni con meno di 15 mila abitanti, era stato esitato lì definitivamente dalla maggioranza, ma senza il voto della Lega, da FdI, FI, DC e Popolari e Autonomisti – astenuti PD, Lega e Sud Chiama Nord; contrario il M5S.

Tale risultato è stato un altro segnale di malumori interni al Centrodestra, poi riflessi sulla calendarizzazione del DDL per l’esame dell’Assemblea, che sarebbe dovuta essere a breve, mentre è slittata di giorno in giorno per più di un anno, fino all’epilogo di martedì scorso che ha visto, almeno per ora, negato alla Sicilia il recepimento della norma nazionale che apre al terzo mandato per i sindaci dei Comuni entro i 15 mila abitanti.

Impasse che segue di qualche giorno il “No” col quale l’Aula, a voto segreto, ha bocciato il disegno di legge atto ad reintrodurre il voto diretto dei presidenti delle province.