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Una manifestazione che ha saputo unire alta qualità culturale e forte partecipazione popolare, grazie a un programma che ha intrecciato linguaggi e sensibilità diverse, ospitando scrittori, giornalisti, artisti, studiosi, biografi, disegnatori e performer.

Castroreale si è riempita così di voci, storie, emozioni. Il Mystery Festival ha concluso la sua edizione 2025 con una partecipazione che ha superato ogni aspettativa, ma soprattutto con un’energia che ha attraversato vicoli, piazze, saloni e volti. Un’esperienza viva, vissuta, che ha saputo raccontare non solo il mistero – letterario e umano – ma anche la bellezza della condivisione. Si sono alternati scrittori e scrittrici, giornalisti, studiosi, attori, musicisti: ognuno con la sua voce, ognuno con una chiave diversa per aprire le porte del racconto. È stato un festival che ha unito, non solo per il piacere della lettura e della cultura in generale, ma per la voglia di ascoltare e capirsi.
Maria Concetta Sclafani, presidente della Pro Loco Artemisia e motore dell’iniziativa, ha raccontato così questa edizione: “Abbiamo voluto restituire al nostro paese l’idea che la cultura possa essere un atto collettivo, qualcosa che ci riguarda tutti. Castroreale, ma soprattutto l’hinterland ha risposto con entusiasmo e calore. È stato come riaccendere una luce e gli ospiti che siamo riusciti a portare quest’anno hanno arricchito non solo il Festival, ma anche tutte le persone che hanno preso parte alla manifestazione. Un grazie enorme va a tutti quelli che mi hanno aiutato a rendere possibile anche questa edizione.”

E luce è stata, nei tanti incontri: dal ricordo di Emilio Isgrò alle riflessioni di Marco Steiner su Corto Maltese, dalle parole impegnate di Vins Gallico ai viaggi narrativi tra nord e sud condotti da Andrea Bellavite e Roberto Bruccoleri. Fino al momento forse più commovente, quello dedicato ad Andrea Camilleri, con la presenza di Angelo Russo – il “Catarella” della fortunata serie. Una famiglia, quella del noir italiano, che ha trovato casa tra le mura antiche di Castroreale.
Cristina Marra, direttrice artistica, ha commentato: “Questo festival è cresciuto insieme al suo pubblico. Il mistero, nel nostro caso, è diventato occasione per parlare di giustizia, di memoria, di identità. Ci siamo ritrovati a riflettere, ma anche a sorridere. E soprattutto, a partecipare. Per me, ogni anno,dirigere e moderare un festival che cresce sempre di più è un onore e un privilegio.”

Alle loro voci si è unita anche quella del sindaco Giuseppe Mandanici che ha voluto ringraziare e sottolineare che:“La bellezza non ha bisogno di rumore, ma di ascolto. E questo festival ci ha insegnato ad ascoltare storie, esperienze, emozioni. È un investimento sul presente e sul futuro del nostro territorio.”
Il Castroreale Mystery Festival 2025 non è stato solo un evento culturale, ma una festa lenta e profonda, in cui parole e persone si sono incontrate davvero. E come ogni storia che si rispetti, anche questa si chiude con un finale che lascia il desiderio di ricominciare. Appuntamento quindi al prossimo anno, con nuovi misteri da svelare e nuove voci da accogliere.

Tra i momenti più intensi: l’omaggio ad Emilio Isgrò e l’incontro con Marco Steiner dedicato a Corto Maltese, le riflessioni su giustizia e mafia con Vins Gallico, i percorsi poetici tra nord e sud con Andrea Bellavite e Roberto Bruccoleri, le emozioni del teatro di Alosha, e la mostra-evento dedicata ad Andrea Camilleri e curata da Carmelo Pace, poi premiato, con la presenza di Angelo Russo. Non è mancato nemmeno un momento dedicato ad un grande artista come Franco Battiato, grazie all’intervento di Elvira Seminara. Toccante anche le rifessioni seguite all’intervento di Barbara Bellomo.
Un Festival che ha saputo rinnovarsi, proponendo un format capace di coinvolgere anche i più giovani, accogliendo turisti, lettori e appassionati da tutta la Sicilia e non solo.
Il Castroreale Mystery Festival 2025 si chiude con un messaggio chiaro: la cultura è un mistero che unisce. E a Castroreale, quel mistero ha trovato casa.