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I debitori del Comune di Taormina possono saldare il proprio dovuto, maturato fino al 31 dicembre 2021, tramite un piano di rateizzazione.

Così ha stabilito la Commissione straordinaria di liquidazione di Taormina,  formata da Lucio Catania, Tania Giallongo e Maria Di Nardo, con la delibera n. 11 del 22 aprile, concedendo la possibilità ai debitori del Comune di saldare l’arretrato, maturato fino al 31 dicembre 2021, tramite un piano di rateizzazione.

Gli scaglioni di rateizzazione del debito vanno da un minimo di sei rate per i debiti da 500 a 2.000 euro ad un massimo di trentasei rate per i debiti superiori ai 6.000 euro.

L’Organismo di liquidazione, con questo provvedimento, ha voluto accogliere le istanze che venivano dal mondo imprenditoriale taorminese, e soprattutto dai gestori delle strutture alberghiere.

Il numero massimo di rate tiene conto dell’orizzonte temporale entro il quale deve esaurirsi l’azione dell’organo di liquidazione, che non ha permesso di prevedere piani di rateizzazione per un periodo superiore ai tre anni.

L’evasione dei tributi locali è sicuramente una delle cause determinanti il dissesto del Comune di Taormina, con il conseguente obbligo di applicare le aliquote nella misura massima e gli interventi per il risanamento dell’Ente.

I recuperi delle somme illegittimamente evase fino al 31 dicembre 2021 andranno ad incrementare la massa attiva che permetterà di soddisfare il più possibile le giuste esigenze dei creditori.

La procedura di liquidazione di tipo concorsuale, affidata alla Commissione, ha, infatti, il compito di liberare l’ente dal peso dell’indebitamento pregresso in una cornice procedimentale dominata essenzialmente dall’ esigenza di assicurare parità di trattamento ai creditori.

Nella delibera dell’Organismo, si dà atto che non possono essere annullate, nemmeno in parte, le sanzioni e gli interessi. L’ordinamento legislativo è improntato sui principi d’irrinunciabilità ed indisponibilità delle entrate tributarie, compresi sanzioni ed interessi, con la conseguenza che i Comuni non possono deliberare regolamenti istitutivi di sanatorie sui tributi propri o di definizione agevolata delle pendenze tributarie, poiché non rientra nelle loro competenze.

Il provvedimento evidenzia l’autonomia della società che gestisce la riscossione nel porre in essere le azioni esecutive. Per quanto riguarda le ingiunzioni fiscali emesse dalla Sogert, i piani di rateizzazione, nei limiti delle previsioni di legge e tenendo conto dell’atto di indirizzo emanato dalla Commissione, saranno disposte dalla concessionaria della riscossione.

Per ciò che attiene, invece, i crediti di competenza della Commissione stessa, la rateizzazione per gli importi superiori ad € 10.000,00 dovrà essere garantita da polizza fideiussoria bancaria o assicurativa.