Il gruppo ‘Ora Terme Vigliatore’ attacca l’Amministrazione comunale sul mancato sostegno alla società sportiva di calcio, il cui presidente Giuseppe Vermiglio ha gettato la spugna non iscrivendola al campionato di Prima Categoria, denunciando un assenza di supporto dell’istituzione locale.
“Con grande rammarico, in questi giorni veniamo a conoscenza della conferma che la squadra del Terme Vigliatore non verrà iscritta al campionato di prima categoria – per la stagione 24/25, notizia che il Presidente della società sportiva ASD TERME VIGLIATORE, il Dott. Giuseppe Vermiglio, aveva già annunciato il 20 giugno. Si apprende dal massimo dirigente, trovatosi costretto a lasciare – si legge nella nota di Ora Terme Vigliatore – per il mancato rispetto degli accordi presi con il Sindaco, che è stato praticamente lasciato solo. Evidentemente lo sport, a Terme Vigliatore, non ha diritto di cittadinanza nel momento in cui viene gestito da chi non rientra nelle grazie dell’ amministrazione comunale.
Non è una bella notizia per la nostra comunità, poiché la società del presidente Dott. Giuseppe Vermiglio e dei suoi capaci collaboratori aveva non solo brillato, raggiungendo in soli due anni ambiziosi nonchè insperati traguardi, ma aveva portato a far conoscere il nome del nostro comune in tutta la provincia, distinguendosi per l’educazione, l’organizzazione, e l’ attenzione per i particolari che fanno la differenza in una società sportiva.
La stessa società aveva anche garantito, a proprie spese, pulizia ordine e manutenzione costante dello stadio comunale “Italia 90”.
Chiacchiere di paese parlano di malumori tra la società e l’ amministrazione comunale, se confermate usate voci sarebbero gravi per una serie di motivi:
In primis perché le amministrazioni devono promuovere con grandissima forza tutte le associazioni sportive, e non, che si adoperano per il territorio senza guardare, come purtroppo capita spesso a Terme Vigliatore, al colore politico.
In una comunità sana, che guarda al progresso e al bene comune, la squadra locale dovrebbe essere aiutata in ogni modo, proprio per incentivare i valori dello sport e dell’appartenenza al proprio territorio, valori da inculcare soprattutto nelle nuove generazioni.
Qualora un’ amministrazione comunale non sia in grado di aiutare economicamente, come in questo caso, visto il disastro economico in cui la stessa, e le vecchie amministrazioni (che sono la stessa cosa) ci hanno portato, può comunque mostrare concretamente il proprio appoggio in diversi e infiniti modi.
Mettersi contro, osteggiare, non è un bene per nessuno, men che meno per i cittadini di Terme Vigliatore.
Ancora tramite voci di paese, si apprende che alla stessa società calcistica sia stato vietato di avviare il progetto del settore giovanile per non “disturbare” società di altri paesi, e che addirittura squadre di comuni vicini abbiano goduto di trattamenti di favore, al contrario della squadra locale che, paradossalmente, è stata invece bistrattata.
Questo purtroppo non ci sorprende ma, data la gravità di tali voci, sarebbe opportuno un chiarimento da parte dell’ assessore allo sport del nostro comune e dal suo predecessore, se non addirittura del sindaco, che sembra aver avuto lui stesso contatti personali con la società Terme Vigilatore, nella persona del Presidente Vermiglio.
“Il calcio è la cosa più importante delle cose non importanti”, dice qualcuno. E in un comune come il nostro, gravato da tante difficoltà, reputiamo gravissimo il fatto che l’ amministrazione metta il bastone tra le ruote a quelle poche cose che funzionano, solo perché non allineate al loro pensiero, e continueremo a denunciare questi comportamenti antidemocratici che vanno contro gli interessi del nostro stesso paese.
Desideriamo infine ringraziare il presidente Giuseppe Vermiglio, l’ allenatore e la dirigenza tutta, che in questi ultimi due anni, oltre ad ottenere grandi risultati con pochi mezzi, è riuscito a far brillare il nostro comune nel calcio per serietà e competenza e renderlo degno di stima, come a Terme Vigliatore era già accaduto nel passato, sempre grazie al sacrificio di pochi”.