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Iniziano a delinearsi le posizioni politiche favorevoli alla istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia, che non possono che sollecitare l’ultimazione del processo legislativo, mancante, ad oggi, dello stanziamento di apposite somme, da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, e della successiva approvazione del suo Disegno di legge, da parte del Parlamento, dopo l’esito della Commissione finanze e tesoro del senato.

Così, come  abbiamo già riferito sulle pagine di questo giornale, dopo le opportune delibere di giunta di alcuni comuni, anche Sicilia Vera, ha dimostrato attenzione all’iniziativa del Comitato per l’istituzione delle Zone Franche Montane, a Gangi, nel palermitano, dove il suo leader Cateno De Luca sta conducendo, in queste ore, la campagna elettorale da candidato alla presidenza della Regione.

De Luca ha aperto la strada a una serie di incontri che l’associazione intende promuovere per sostenere l’inserimento nei programmi elettorali dei candidati alla presidenza della fiscalità di sviluppo, destinata alle zone montane.

“Abbiamo apprezzato l’attenzione che De Luca ha riservato alle nostre rivendicazioni –dichiara Alberto Virga, vicepresidente del Comitato – il nostro è un grido di aiuto rivolto anche alle istituzioni regionali che in queste ore sono impegnate nell’approvazione della Legge di Bilancio. Ci aspettiamo che nel testo definitivo vengano previste adeguate risorse, necessarie per sbloccare l’iter che sta segnando il passo presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica.

Secondo Virga, l’iniziativa del Comitato è una vera e propria battaglia di civiltà. “Ritrovarsi a combattere contro il governo e la deputazione regionali sarebbe una beffa – ha voluto evidenziare Virga -, atteso che Roma ha dato il disco verde al percorso, a condizione che il governo Musumeci accetti la formulazione suggerita dagli Uffici della Ragioneria generale dello Stato, ovvero che il finanziamento della norma deve essere regionale e non statale. Se così non fosse si violerebbero le norme europee in materia di aiuti di Stato».

Senza tale posta nel bilancio della Regione, in corso di approvazione, la norma istitutiva delle ZFM non potrebbe vedere la luce, con la perdita di un’importante opportunità di sviluppo delle aree più disagiate, le quali non potrebbero avvalersi delle agevolazioni tributarie previste per le loro imprese (esenzione dalle imposte sui redditi e delle imposte municipali sugli immobili commerciali, esonero contributivo per i dipendenti occupati), con ricadute positive sul resto territorio dell’Isola.