Condividi:

Il prossimo 12 maggio si celebrerà la “Giornata Mondiale della Fibromialgia” per sensibilizzare in merito a una patologia cronica e invalidante, che – non essendo ancora riconosciuta – può determinare gravi problemi anche in ambito lavorativo oppure sociale.

Per alcuni una malattia quasi “immaginaria” in quanto è difficile da diagnosticare tramite esami clinici e perché sono ancora poche le conoscenze medico scientifiche sulla fibromialgia. Sinteticamente possiamo dire che si tratta un’alterazione del livello di percezione del dolore e spesso compare dopo un episodio traumatico oppure in seguito a un periodo di stress acuto. Attualmente non esiste una cura definitiva a questa malattia ma si possono tenere a bada i sintomi attraverso l’assunzione di farmaci utili per curare altri malesseri (antidolorifici, antidepressivi).

La fibromialgia è una malattia che colpisce l’apparato muscolare dei tendini che provocano dolore cronico senza danno tissutale. Circa 2 milioni di italiani soffrono di questa patologia (95% donne). La sindrome fibromialgica è una malattia che interessa l’apparato muscolo-scheletrico; in particolare – si legge sul sito dell’AISF – “il termine fibromialgia significa dolore nei muscoli e nelle strutture connettivali fibrose (i legamenti e i tendini). Stiamo parlando, dunque, di una patologia con alterazioni a livello del sistema nervoso centrale, ragione per cui i farmaci dei quali attualmente si dispone non sempre agiscono in modo efficace. Congiuntamente al dolore muscolo-scheletrico, i pazienti lamentano poi differenti sintomi: dai disturbi del sonno all’astenia, dalla sindrome del colon irritabile ai vari problemi neuropsicologici (tra i quali l’ansia, la depressione reattiva nonché le disfunzioni cognitive).

Il prossimo 12 maggio 2017, in diverse piazze d’Italia, verranno allestiti stand informativi per presentare una patologia reale che può arrivare a compromettere in modo serio la quotidianità di chi ne soffre. Il Comitato Fibromialgici Uniti, associazione di volontari attiva su tutto il territorio nazionale, ha già promosso una interrogazione ed una mozione presentata alla Camera dei Deputati ed ha proposto una risoluzione all’Assemblea Regionale Siciliana.

Inoltre altre attività per sensibilizzare come “Mettiamoci la faccia” in cui i volontari mettono il proprio volto esponendosi in prima persona sui principali social, e “Mettiamoci la firma” ovvero petizione popolare. Per il 12 maggio il Comitato Fibromialgici Uniti organizzerà una giornata di sensibilizzazione per il riconoscimento anche nella città di Palermo, capoluogo della nostra regione, in Viale Strasburgo 422 dalle ore 10,00 alle ore 12,30.