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Legambiente del Longano segnala agli organi competenti, una vera e propria discarica di rifiuti speciali  e materiale di scarto di edilizia ubicata in Contrada Crisafi, in salita dal torrente Idria percorrendo la strada che porta a Lando. Una situazione di degrado ambientale che oltre al danno agli ecosistemi, va in contrasto con il Decreto Legislativo n. 152/2006, art. 152 sul divieto di abbandono di rifiuti pericolosi.

“Si rimane sgomenti, di fronte al continuo progressivo e inarrestabile degrado del nostro territorio, – scrive il presidente di Legambiente del Longano, Carmelo Ceraolo – ormai contornato dalla presenza di microdiscariche  nel caso posto alla Vostra cortese attenzione si parla di una vera e propria discarica,   pertanto, si chiede  al Sig. sindaco nella Sua qualità di Pubblico Ufficiale e agli organi in indirizzo, di intraprendere  iniziative  di controllo e contrasto, di queste forme di insostenibile offesa all’ambiente, che non possono che suscitare indignazione, nei cittadini rispettosi delle regole di civile convivenza e rispetto per la  natura  e l’ambiente. Ci sorprende come in detta zona vi sia la presenza di civili abitazioni e mai nessuno abbia notato ciò che avviene .

Ad ogni buon fine, Legambiente del Longano  chiede  alle autorità competenti, di voler predisporre, con cortese sollecitudine, da parte degli uffici di competenza, un puntuale sopralluogo del sito,  per procedere alla messa in sicurezza e  provvedere alla relativa  bonifica, secondo le disposizioni di legge in vigore. Si chiede altresì , al fine di contrastare il fenomeno di avviare un controllo con la Polizia Municipale  sui cantieri privati presenti sul territorio comunale  autorizzati e non , chiedendo al committente dei lavori le ricevute dell’effettivo conferimento degli scarti edili presso discariche autorizzate al fine di prevenire l’abbandono. Confidando nell’interesse comune, – conclude la nota – per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica e soprattutto per il rispetto della legalità e delle regole di civile convivenza, la ringraziamo anticipatamente”.