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Fratelli d’Italia–Alleanza Nazionale ha scelto Pace del Mela come luogo simbolo per presentare tre nuovi amministratori che aderiscono al partito e dire No all’inceneritore. I nuovi aderenti al progetto politico sono Piera Basile, ex vice sindaco di Monforte San Giorgio; Daniele Salpietro, consigliere comunale di Raccuia e Angela Bianchetti, consigliere comunale di Pace del Mela.

Una scelta simbolica e di vicinanza al territorio per dire no all’inceneritore, sottolinea Giuseppe Sottile, portavoce provinciale e componente della Direzione Nazionale di FDI-AN: “La scelta dell’aula consiliare di Pace del Mela non è certamente casuale, perché da qui noi intendiamo lanciare la nostra battaglia a tutti i livelli contro la costruzione dell’Inceneritore.

Con la premessa che la nostra non è una presa di posizione ideologica, né una battaglia di principio, ma solo ed esclusivamente una questione di buon senso a tutela della salute dei cittadini e del modello di sviluppo che vogliamo per il futuro dei nostri figli.

Non si può costruire un mega-inceneritore, o termovalorizzatore che dir si voglia, in una zona ad elevatissimo rischio ambientale come la Valle del Mela, già satura di impianti industriali altamente inquinanti, e dove i tassi di mortalità e l’incidenza di malattie causate dall’inquinamento atmosferico sono già molto al di sopra della norma.

E’chiaro a tutti che l’operazione Inceneritore, fortemente voluta dal governo Renzi, è un boccone irrinunciabile poiché favorirebbe da un lato l’Edipower che in questa maniera eviterebbe di bonificare l’area risparmiando ingenti somme di denaro, e dall’altro la società costruttrice dell’inceneritore, la A2A, che troverebbe un sito bello che pronto e con tanto di porto vicino, dovendo solo riconvertire gli impianti esistenti.

Ma la realtà è che la produzione di energia è soltanto l’alibi ufficiale per poter bruciare una quantità colossale di rifiuti, sulla pelle degli abitanti, se si pensa che a fronte delle oltre 500.000 mila tonnellate di rifiuti bruciati ogni anno si produrrebbero circa 54 Mwh di energia ( meno di 1/20 di quella prodotta dalla centrale esistente ).

Per questo noi ribadiamo il nostro NO all’inceneritore. Se Renzi vuole costruire ad ogni costo i suoi 2 mega-impianti, lo faccia altrove, scegliendo luoghi dove il rischio ambientale e per la salute è minimo, anche se ciò sicuramente comporterà un costo superiore per i proprietari degli stessi”.