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Nella seduta consiliare di ieri sera, la consigliera comunale del gruppo misto, Angelita Pino, ha presentato la mozione sulle aree primarie e secondarie dei piani di lottizzazione, e la relativa valorizzazione mediante l’applicazione dell’istituto del ‘baratto amministrativo’, proposto attraverso una bozza di regolamento dalla giunta comunale.

La consigliere Angelita Pino, ha tenuto a precisare che, “ha preso piacevolmente atto che qualche giorno fa la Giunta comunale, con delibera n. 19 del 26.01.2016, ha approvato lo schema di regolamento che si propone di fornire aiuto alle fasce più deboli della popolazione per il pagamento dei tributi comunali mediante l’istituto del c.d. “baratto amministrativo”; a parere della deducente, particolare encomio merita il passaggio della suddetta delibera in cui si legge che “l’istituto del baratto amministrativo consente di ridare dignità a chi, per contingenti e transitorie situazioni di criticità sociale, è costretto incolpevolmente a violare la norma tributaria”; tale istituto, infatti, com’è noto, consente all’Ente di applicare riduzioni sui tributi a quei cittadini, che presentino un ISEE non superiore a € 8.500,00 (e che siano debitori verso il Comune per tributi comunali già scaduti), a fronte della prestazione di un servizio di pubblica utilità, che – come si legge appunto all’art. 24 del D.L. n. 133/2014 – può consistere nella “pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze o strade ed in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano ed extraurbano”. Inoltre l’avv. Pino ha evidenziato che, “la delibera, ed il regolamento con la stessa approvato, contengono comprensibilmente solo una previsione generale, non individuando specificamente le zone del territorio cittadino presso le quali sarebbe maggiormente auspicabile che si concentrasse l’opera, o comunque il supporto fornito dai privati, che vogliano beneficiare del suddetto “baratto”; allo stato attuale, la maggior parte delle aree primarie e secondarie dei piani di lottizzazione di proprietà del Comune si trovano in condizioni di grande incuria, per la folta presenza di erbacce, sterpaglie e rovi cresciuti a dismisura (e ciò nonostante i numerosi interventi già effettuati da Codesta Amministrazione su gran parte del territorio cittadino); tale situazione di degrado è certamente destinata a peggiorare nella stagione estiva, allorquando la vegetazione, con le alte temperature, potrebbe diventare secca e dunque ingenerare, come più volte avvenuto in passato, incendi o comunque situazioni di pericolo per la pubblica incolumità; la deducente ha ricevuto, sin dall’atto del proprio insediamento nel civico Consesso, numerose lamentele da parte dei cittadini proprio riguardo allo stato “indecoroso” in cui si trovano le suddette zone”.

“Tutto ciò premesso e rilevato, – continua il consigliere del gruppo misto – e con il forte auspicio che la delibera che istituisce il c.d. “baratto amministrativo” approdi in Consiglio il più presto possibile per la votazione e la conseguente attuazione, e che quest’ultima risulti essere, altresì, il più proficua possibile nel congiunto interesse dei cittadini e del nostro Ente, la sottoscritta chiede e propone di “concentrare” l’opera dei privati che intendessero beneficiare del c.d. “baratto”, mediante prestazione di pubblica utilità, proprio sulle zone sopra citate, ossia le aree primarie e secondarie dei piani di lottizzazione di proprietà del Comune, attraverso tutti gli interventi che si rendessero necessari ai soli fini del decoro urbano, risultando tali aree maggiormente degradate; il tutto ovviamente “in una logica di complementarietà e non di sostituzione di operatori pubblici o convenzionati con l’Ente”, come si legge nello stesso Regolamento.

Inoltre, in un’ottica di programmazione futura, e di valorizzazione ulteriore delle suddette zone, si propone di realizzare nelle aree secondarie alcune opere non particolarmente costose, quali ad esempio: verde attrezzato, parcheggi, piazze, parco giochi per bambini, e quant’altro si ritenesse utile a renderle più gradevoli e vivibili; quelle inutilizzabili, inoltre, potrebbero essere affittate con dei vincoli a privati, che ne facciano richiesta per un utilizzo a scopo non di lucro (ad esempio per la coltivazione, o per la realizzazione di un parcheggio adiacente ad una nascente o già esistente attività commerciale e/o di diversa tipologia)”.

Infine, la consigliere Angelita Pino, chiede al Presidente del consiglio comunale di inviare la presente mozione alla commissioni consiliari di competenza per un dettagliato e approfondito studio di fattibilità, e di inserirla successivamente in una delle prossime sedute consiliari per la discussione e votazione.