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Legambiente del Longano, gli attivisti del comitato No inceneritore Valle del Mela,  il comitato ARCI provinciale, Zero Waste sicilia, rispondono insieme all’emergenza nella gestione dei rifiuti, scendendo in piazza il prossimo 13 marzo nella manifestazione regionale “NO Inceneritore”.

Nonostante il “Parere contrario” pronunciato dai cittadini che il 31 gennaio con il referendum popolare hanno detto il no all’inceneritore della valle del mela, il comitato No CSS richiama i cittadini per riscendere in piazza contro una politica disastrosa per la salute e l’ambiente.

Le ragioni degli ambientalisti sono semplici: la Valle del Mela è già inquinata da una attività industriale chimica ultradecennale. Su un ambiente così compromesso, per gli ambientalisti è fuori ogni logica costruire un impianto come l’inceneritore, che naturalmente nella sua attività produce inquinanti, prima fra tutte la diossina.

Legambiente del Longano continua a stare sul “pezzo” per riportare al centro del dibattito della questione i cittadini. “Non è assolutamente possibile giocare con la salute pubblica”  queste le parole dell’associazione ambientalista, aderendo alla manifestazione del 13 maggio ribadisce il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti come via maestra dello sviluppo, e ricorda che solo questa tipologia di smaltimento può creare un paese vivibile e a misura d’uomo. “I nuovi impianti sono un danno per l’economia circolare e un favore per la lobby degli inceneritori”

 “Scelta illogica e pericolosa”. Queste le parole del presidente Carmelo Ceraolo.  L’esposizione alle emissioni da incenerimento rifiuti aumenta il rischio relativo di malformazioni congenite e di numerosi tumori maligni: lo si legge persino sul sito ufficiale del Ministero della Salute. La Regione difenda i cittadini della valle del mela e delle zone adiacenti, le parole del presidente dell’associazione del Longano sono dure, quella dell’inceneritore era e resta una scelta sbagliata, pericolosa per la salute e antica, concepita nel secolo scorso prima che le evidenze scientifiche dimostrassero che ben altra è la strada da percorrere per una gestione dei rifiuti che tenga conto anche e soprattutto dell’esigenza di tutelare il bene primario della salute dei cittadini.

«È evidente – secondo Carmelo Ceraolo – che l’incenerimento è una pratica sbagliata e pericolosa utile solo a mascherare le inefficienze di molte pubbliche amministrazioni. Le buone pratiche nel campo della gestione dei rifiuti sono note da tempo, bisogna andare verso una società a Rifiuti Zero, bisogna almeno provarci per evitare di bruciare il nostro territorio.