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Il Tribunale del Riesame di Messina respinge il ricorso proposto dalla Procura di Messina e della Direzione Distrettuale Antimafia, al fine di ribaltare la sentenza della Corte d’appello dello scorso 4 dicembre, che aveva rimesso in libertà, l’avvocato barcellonese Rosario Cattafi.

Alla base della decisione del Riesame, così come sostenuto dalla difesa di Cattafi, con l’avvocato Salvatore Silvestro, ci sarebbe la “non attualità” della presunta appartenenza alla famiglia mafiosa barcellonese.

La Corte d’Appello dispose la scarcerazione di Cattafi sulla base della sentenza d’appello del processo ‘Gotha 3’ che pur condannando l’avvocato per associazione mafiosa, venne eliminato l’aggravante di “boss” della cupola del Longano, e sostanzialmente limitando la sua appartenenza a Cosa Nostra al 2000.

Nella sostanza il Riesame, ha adesso rigettato l’appello della Procura, riconoscendo il proprio limite di legittimazione al potere di rivalutazione rispetto alla decisione di merito della Corte d’appello.

Inoltre sono state anche ‘respinte’ dal Riesame, le obiezioni della Procura riguardanti la non provata dissociazione di Cattafi dalla famiglia mafiosa dal 2000 ad oggi.

Secondo i giudici la sua ‘uscita di scena’ sarebbe in contemporanea con l’arresto del boss Giuseppe Gullotti, avvenuto nel febbraio del 98′, da qui in avanti la tesi sarebbe dell’esaurimento del ruolo di Cattafi come collante tra i gruppi mafiosi, catanesi e barcellonesi. Infine il Riesame ha messo in luce altri passaggi della sentenza dei giudici di secondo grado, riguardante il periodo dopo il 1993, dove le accuse proposte da alcuni collaboratori perderebbero di forza.

A questo punto, il prossimo round sarà in Cassazione. La decisione di rigetto del ricorso sarà adesso contestata davanti alla Corte Suprema dalla Procura e dalla Dda. Ma anche la difesa di Cattafi, si appellerà alla Cassazione, per la condanna nel processo d’appello ‘Gotha3’.