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Fuori dagli ‘Investimenti territoriali integrati’ presenti nella programmazione dei fondi U.E redatta dalla Regione, e si alimenta il dibattito politico tra giunta comunale e opposizione con continui botta e risposta iniziati nella giornata di domani. Questione a quanto pare destinata a non chiudersi qui..  

Dopo l’articolo presente sulla Gazzetta del Sud, il sindaco Roberto Materia ha voluto replicare con una nota stampa diffusa nel tardo pomeriggio di ieri, che riprendendo il virgolettato delle dichiarazione del consigliere David Bongiovanni, in cui sottolineava:“… dello scarso peso politico dell’Amministrazione comunale, che non riesce a far sentire la propria voce quando si tratta di questioni importanti. Non spetta certo all’opposizione seguire queste vicende e tutelare gli interessi della città nei tavoli di concertazione … .”.

Il primo cittadino risponde così: “Dunque, sempre stando all’articolo e secondo l’opposizione, sino al 2014 Barcellona Pozzo di Gotto sarebbe stata inclusa tra i possibili destinatari della programmazione dei fondi U.E. elaborata dal Governo ragionale; nel novembre 2015, invece, “… con decisione, tutta politica in sede regionale, di alzare da 30 mila a 50 mila abitanti la soglia minima di partecipazione …” (così riferisce l’articolo), lo stesso Comune risulta escluso dalla medesima linea di finanziamento.

Cosa è cambiato da allora ad oggi? Per la nostra Città certamente nulla, -si legge nella nota – qualcosa forse per il Governo regionale, posto che durante la campagna elettorale della primavera 2015 dai palchi elettorali il Presidente Crocetta pontificava sulla magnifiche sorti che avrebbe conosciuto Barcellona Pozzo di Gotto se solo avesse votato il competitore che egli sosteneva, mentre oggi dalla voce dell’opposizione consiliare leggiamo del (presunto) mancato finanziamento.

Evidenzio che l’Amministrazione Materia non è stata invitata ad alcuna riunione di concertazione da parte del Governo regionale, semmai questa sia stata convocata, così come evidenzio che il Presidente Crocetta è espressione della medesima area politica cui appartiene il capogruppo consiliare, per cui se l’iniziativa, come si vuole affermare, è “politica” non si vede perché in sede “politica” (non già istituzionale, per carità) la stessa opposizione consiliare, che ha ricevuto mandato elettorale dai cittadini barcellonesi e che è così vicina al Presidente Crocetta, non possa sostenere le ragioni di Barcellona Pozzo di Gotto!

Ma se il capogruppo del Megafono – attacca Materia – avesse letto con maggiore attenzione la delibera della Giunta Regionale n. 267 del 10 novembre 2015, si sarebbe accorto che la decisione di finanziare i 10 ITI (in cui non risulta Barcellona Pozzo di Gotto) é già scritta nella bozza del PO FESR 2014-2020 del 17.06.2015 (lo stesso giorno dell’elezione a Sindaco di Roberto Materia), come chiaramente emerge dalla delibera della Giunta Regionale n. 181 del 21.07.2015 che l’approva!

Chi, allora, avrebbe dovuto negoziare? Chi, eventualmente, avrebbe “scarso peso politico”, posto che quando le decisioni regionali venivano prese Roberto Materia era ancora un candidato a sindaco? Intanto da quel 17.06.2015 l’Amministrazione Materia ha avviato le procedure per l’ampliamento del Cimitero di C.da Zigari e per la realizzazione del ponte di Calderà e condotto a termine, nel quadro del GAC, i lavori per il luogo di sbarco di Cicerata.

Ricordo, ancora, i progetti di manutenzione e completamento di edifici scolastici ritenuti ammissibili nel piano triennale degli interventi di edilizia scolastica per il biennio 2016/2017, il finanziamento della ristrutturazione degli edifici di edilizia popolare di via Gianani, il costituendo GAL Tirrenico, la dialettica in corso sul Masterplan e quant’altro.

Il GAL, va detto, è lo strumento che abbiamo predisposto per lo specifico comparto, anche per superare, mediante l’esercizio di azioni concertate plurifondo, le limitazioni – che sono di ordine generale e non riguardano la sola Barcellona Pozzo di Gotto – che il capogruppo dell’opposizione ha segnalato, peraltro tardivamente: anzi, queste considerazioni potrebbero costituire elemento di attenta valutazione per altre municipalità che ancora non hanno aderito al nostro GAL.

Intendo chiarire, dunque, come al di là di scelte “politiche” che vengono assunte ad altri livelli dell’amministrazione pubblica, la Giunta Materia – e con essa l’Ufficio Europa, i funzionari e gli esperti – lavora con attenzione e assoluta costanza per la programmazione di iniziative di sviluppo del territorio e l’elaborazione di progettualità da ammettere a finanziamento.

Le dichiarazioni del consigliere Avv. Bongiovanni non possono che apparire vere e proprie mistificazioni della verità, – conclude il sindaco – potendo egli meglio impiegare le sue energie intellettuali per i fini per i quali esercita il mandato, piuttosto che diffondere in Città notizie pretestuose e infondate”.

Non tarda ad arrivare la pronta risposta da parte dell’ex assessore comunale David Bongiovanni che dal suo profilo Facebook scrive: “Se il dott. Materia avesse impiegato anche solo la metà del tempo dedicato a scrivere comunicati contro l’opposizione (su fatti peraltro incontrovertibili), all’approfondimento di questioni amministrative, forse oggi l’opposizione stessa non avrebbe così tanti argomenti su cui criticare il suo operato.
Dal comunicato diffuso sul PO FESR, infatti, – spiega il consigliere del Megafono – emerge che la sua responsabilità per l’esclusione della nostra città dalle “riserve territoriali” è ben maggiore di quanto si pensasse. Se, come dimostra con dovizia di riferimenti cronologici, era a conoscenza già da giugno 2015 di quanto stava accadendo, non si è trattato di una semplice “distrazione”.
Com’è, quindi, che non ha sollevato prima il problema, che non ha provato a far valere il suo ruolo istituzionale, magari coinvolgendo anche altri enti locali?
Perché una vicenda così importante per lo sviluppo di tutto il comprensorio, è emersa solo dopo che l’ha sollevata l’opposizione consiliare? Il suo “ufficio Europa” lo sapeva? E cosa ha fatto nel frattempo?
Facile gettare fumo negli occhi attaccando gli avversari su amicizie e vicinanze politiche.
Il Sindaco dovrebbe rassegnarsi al fatto che i Barcellonesi – continua – lo hanno eletto per amministrare e portare risultati concreti, non per accampare scuse e scaricare colpe su altri. L’amministrazione di Castelvetrano, ad esempio, di colore politico opposto al Governo regionale (NCD), non ha avuto bisogno di “vicinanze” o “raccomandazioni” di Crocetta o del politico “vicino”, per far inserire il proprio comune, peraltro di soli 30.000 abitanti, tra i destinatari degli ITI, in deroga ai criteri generali del Piano definitivo.
E che dire di Enna, che con soli 28.000 abitanti ed un sindaco di centrodestra insediatosi anch’egli a giugno del 2015, ha ottenuto la stessa deroga?
Loro adesso parteciperanno, insieme ad altri pochi comuni e aggregazioni, – conclude – alla suddivisione di oltre 300 milioni di euro di risorse…e noi staremo a guardare!”.