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Altra tegola per l’ex sindaco e presidente della provincia di Messina, Giuseppe Buzzanca, in merito alla sponsorizzazione della partita Juventus – Monaco, disputata il 6 gennaio 2009 allo stadio San Filippo, condannato in appello dovrà risarcire il comune di Messina, 20.160 euro. La Corte dei Conti insieme a Buzzanca riconosce il danno erariale anche per il capo di gabinetto, Antonio Ruggeri, e per il dirigente Giuseppe Mauro, questi ultimi dovranno restituire allo Stato, rispettivamente 10.080 e 14.400 euro. La sponsorizzazione fatta dal Comune di Messina a favore della San Marco Sport Events si aggirava intorno ai 60mila euro.  In sostanza La città il comune avrebbe coperto le spese e concesso gratuitamente lo stadio, in cambio avrebbe apposto il logo in tutto il materiale pubblicitario.

Così la sezione giurisdizionale d’appello, presieduta da Pino Zingale e composta da Vincenzo Lo Presti, Valter Del Rosario, Eugenio Musumeci e Guido Petrigni, conferma dunque la tesi dei magistrati di primo grado, secondo i quali la sponsorizzazione costituiva un danno erariale per l’assenza di un rendiconto dettagliato “per i costi sostenuti, anche circa i guadagni”.

Ecco il giudizio più dettagliato della Corte dei Conti: “l‘esborso in questione costituiva danno erariale, in quanto non corrispondeva al raggiungimento di alcuna finalità istituzionale ed era stato effettuato in assenza di documentazione giustificativa, nonostante fosse un principio consolidato dell’ordinamento quello secondo cui l’utilizzo del denaro pubblico deve essere documentato e rendicontato. Il pagamento, infatti, era seguito alla presentazione di una fattura da parte della società senza alcun elemento di specificazione ulteriore né, a supporto, di alcuna dimostrazione delle spese sostenuteL’amministratore deve operare nel rispetto delle norme e dei principi giuridici – chiosa il presidente della Corte in primo grado – tra i quali primo fra tutti si pone quello del buon andamento dell’azione amministrativa, nonché di economicità, efficacia ed efficienza della stessa. E’ necessario, altresì che le scelte adottate siano trasparenti e che la spesa sia congrua rispetto ai risultati. Manca una progettualità iniziale dell’evento sia in termini di analisi dei costi complessivi da sostenere che in termini di ritorno di immagine e di promozione del territorio, scopo ultimo dell’intervento”.