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Come nel quadro della “Notte Stellata” di Van Gogh si è aperta la kermesse “Ciavuri e Sapuri – Seconda edizione” nel contesto incantevole di Castellammare del Golfo tra le braccia di Piazzale Stenditoio e lo sguardo del castello arabo – normanno.

L’atmosfera di fine estate perfetta ha aleggiato sulle aziende dell’eccellenza agroalimentare della Trinacria in mostra dal 9 settembre fino a questa sera. Ritmata e interessata partecipazione di pubblico per l’evento organizzato dalla Cna Sicilia. Ieri sera momento di approfondimento alla Lega Navale Sezione di Castellammare sul tema dell’agroalimentare con i responsabili Cna del territorio, istituzioni ed esperti.

Degustazioni gradite dagli oli alla birra, dai liquori alle marmellate, dagli amari al vino perlustrando virtualmente i campi di grano dei migliori pastifici e i laboratori delle conserve di tonno e finendo a “testare” i cannoli mitici di Piana degli Albanesi. “Ciavuri e Sapuri” permette di togliervi degli sfizi sul cibo e sul bere in un villaggio di convivialità e nel frattempo entrare nell’universo dei pregi, dei requisiti distintivi ed unici e nei sacrifici degli imprenditori presenti. Il team Cna Sicilia ha lavorato bene grazie all’accoglienza dell’Ente Municipale di Castellammare del Golfo e alla sinergia della Regione siciliana con il.suo assessorato di riferimento.

Munitevi di Passione Agroalimentare Siciliano di altissimi livelli per quest’ultima serata di “Ciavuri e Sapuri’, nella sede incantevole di Castellammare del Golfo (TP), lungo il porticciolo turistico, sul piazzale Stenditoio, per sentirvi accarezzati dall’atmosfera di fine estate perfetta come se foste all’interno della “Notte Stellata” di Van Gogh.

La kermesse “Ciavuri e Sapuri – Seconda edizione”, su progetto, promozione e allestimento della Cna – Confederazione Nazionale Artigianato e PMI Sicilia con il suo ramo Agroalimentare, brilla di luce propria sempre di più con lo sguardo del castello arabo – normanno della località trapanese e fa il bis per la partecipazione della gente dopo la manifestazione ben riuscita di Lipari. Una manovra di gusto itinerante che deve afferrare sempre più luoghi e fare respirare nuove culture e tradizioni. I talenti artigiani della vasta gamma dell’agricoltura provengono per la maggior dai territori palermitano e trapanese e il resto dall’agrigentino e si sono dedicati nella prima due giorni e si stanno dedicando fino a questa sera a questo turn over di persone interessate ad effettuare i percorsi di gusto. C’è chi tiene un certo ritmo per arrivare ad assaggiare tutto con lo spirito dello svago e dell’aperitivo nostrano oppure della passeggiata dopo pasto e c’è chi viaggia lentamente nelle casette espositive per approfondire la conoscenza e prendere contatto con i capi e gestori di queste imprese. Le diciassette titolate dall’essere seguite anche dalla CNA stanno facendo furore e si sentono entusiasti dell’andamento della manifestazione e dell’essere nuovamente in fase relazionale con il mondo. All’interno dell’Isola di Ciavuri e Sapuri presenti anche gli stand di Lega Navale per la Sezione di Castellammare del Golfo e di Cna,. La Confederazione con tutto il suo staff ringrazia l’Ente municipale di Castellammare del Golfo per l’ospitalità nella persona del sindaco Nicolò Rizzo e l’assessore e la Regione siciliana con il suo l’Assessorato alle Attività Produttive per la sinergia stabilita ed anche l’aiuto materiale di Eurofiere Srl. Attraverso la Cna, si è potuto fare il punto sul tema Agroalimentare ieri sera in un focus collaterale a “Ciavuri e Sapuri”, ospitati alla Lega Navale Sezione di Castellammare del Golfo.

A confrontarsi rappresentanti locali e regionali. Il vicepresidente vicario di Cna Sicilia Giuseppe La Vecchia ha dichiarato: “Noi raccogliamo ed esponiamo sempre le problematiche delle aziende alle istituzioni ma a volte le istituzioni restano sorde. Certo, non smetteremo mai di rapportare quelle che sono le lamentele per crescere insieme e salvaguardare il loro operato”. Il presidente di Cna provinciale di Trapani Giuseppe Orlando ha fatto emergere: “Io considero questo evento importante perché da un lato ha come priorità l’Agroalimentare che ci sta a cuore, dall’altro lato è di tipo itinerante e si stanno cercando location una più bella dell’altra. Questa di oggi stupenda. Abbiamo dunque più di un obiettivo: dimostrare a chi verrà a visitare lo spazio quali sono i prodotti che la nostra terra è capace di produrre ma anche il valore della cultura e del turismo mediante la sponsorizzazione di questi prodotti quindi non limitare il turismo alla sola estate ma allungarlo e destagionalizzato. Circa un milione di imprenditori è rappresentato in questo settore e tra la pandemia e la guerra sta soffrendo. Mi riferisco alle conseguenze come il caro energia. Spazi come questo servono a fare riflettere anche la politica”. Un saluto da parte del presidente della Lega Navale locale Giuseppe Stabile che ha riferito su quanto la sua realtà lavori molto anche con le scuole e i diversamente abili e chi ha svantaggi sociali avendo come punto di forza il mare.

A seguire il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Rizzo che si è espresso sulla vocazione e sulle esigenze del suo comune: “Ho messo a disposizione uomini e supporto materiale per questa rassegna perché nel mio ruolo bisogna sapere riconoscere quali sono le caratteristiche che contano di un territorio. Castellammare è cresciuta in modo esponenziale in questi ultimi anni e questo periodo è anche proficuo per fare confluire i turisti e operatori del settore qui. D’estate l’onda d’urto di 60mila utenti che vengono per villeggiare è particolarmente difficile da gestire rispetto ai 15mila di tutto l’anno. Ci vogliono progetti che spesso non vengono presentati facendo perdere finanziamenti adatti per esempio al turismo, a trasporti e infrastrutture e così via. E intendo sempre difendere i valori del mare che contraddistinguono la mia cittadina”. A manifestare la sua mission anche Enzo Munna – il presidente della Fondazione “Emporium del Golfo” che prende il nome dal Golfo di Castellammare, un microsistema che permette di occuparsi di agroalimentare che va dalla pesca ali prodotti della terra al turismo e alla vendita: “Abbiamo stipulato una convenzione con la Cna non solo come fondazione ma anche con altra scuola del territorio che è l’istituto tecnico Caruso di Alcamo che ha sposato l’agroalimentare. Noi creiamo tecnici specializzati che sono figure intermedie tra il diplomato e il laureato. Abbiamo anche un accordo con l’Università di Palermo per fornire dei crediti universitari. La nostra fondazione è stata anche finanziata dal Comune di Castellammare reputandola in avamposto per le imprese”. E’ stata poi la volta del Coordinatore di Cna Sicilia Agroalimentare Tindaro Germanelli che “un’opera omnia” sul settore come dice La Vecchia: “Noi siamo di fronte ad una scommessa epocale con il Pnrr per potenziare, rinnovare, professionalizzare e ‘meccanicizzare’ sul tema dell’Agroalimentare. Mettere in piedi due edizioni di Ciavuri e Sapuri in tre mesi vuol dire intanto che l’agroalimentare esiste ed anzi è la spina dorsale della Sicilia dal punto di vista economico. Ci sono state programmazioni dal 2000 e i fondi sono anche transitati, di questi pochi sono stati utilizzati o utilizzati male o ancora presi da altri Stati”. La responsabile nazionale Cna Impresa Donna Mariella Triolo: “Bisogna fare largo alla imprenditoria femminile e lo Stato finalmente l’ha capito. Resta però il fatto che dobbiamo armarci di doppia e tripla tenacia”. Presenti anche il Segretario di Cna Trapani Francesco Cicala ed altri dirigenti. “Ciavuri e Sapuri – Seconda Edizione” ci dà la possibilità di essere sul pezzo come si direbbe in gergo giornalistico grazie ad attività con standard elevati che sono appunto eccellenze: “Azienda Sixilia” di Marsala con la sua unicità nella creazione di un amaro; “Aura” – Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo per i cannoli e le lavorazioni da forno; “Blu Ocean” – Casteldaccia (PA) per le conserve ittiche; “Bruno Ribadi” con il suo birrificio di Cinisi, che oltre alle birre artigianali realizza anche amari e gelatine; Rosolino D’Ambra dalla provincia di Palermo, ci fa conoscere liquori e conserve; “Azienda Agricola Doria Nicola” da Calatafimi Segesta (TP), con bontà quali rosolio, farina, pasta e fichi d’india; “Feudo Mondello” da Monreale, con la pasta secca; “Il Filo Tropicale” azienda agricola di Scianna Caterina con la frutta esotica; “Laudicina Vito” con i condimenti del territorio di Petrosino (TP); “Officine Kaggiotto” – Palermo, con il suo olio extravergine di oliva; “Cantine Settesoli” Menfi (AG); Cantine Tola (PA); La sfoglia d’Oro – Castellammare del Golfo (TP) con la pasta secca; da Valderice (TP) due imprenditori Antonio Spezia con gli oli e conserve e stavolta anche ketchup fatto con pomodoro nostrano e “Tonno Sicilia” con le conserve ittiche; “Termini Antichi Grani” da Castelvetrano (TP); “Gusto e Gusto” di Maria Triolo con olio e sale affumicati.
Facciamo andare avanti le imprese dell’Agroalimentare in un momento molto delicato andando a visitare anche queste rassegne e credendo nei valori della terra e di chi non la vuole lasciare la propria città per fare strada nel lavoro.