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Si è celebrata ieri la festa di San Michele Arcangelo, comandante delle milizie celesti e protettore della Polizia di Stato. Vincitore nella lotta del bene contro il male, San Michele Arcangelo fu proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato, da Papa Pio XII, il 29 settembre 1949, per la naturale assonanza con la missione assolta quotidianamente, con professionalità ed impegno, da ogni singolo operatore.

Il poliziotto, infatti, è chiamato ogni giorno ad assicurare il rispetto delle leggi, nonché l’ordine e la sicurezza dei cittadini a favore dei quali orienta il suo servizio. Questi principi trovano espressione e sintesi nel motto “sub lege libertas”, e a questo impegno costante la Polizia di Stato unisce altresì la straordinaria funzione di soccorso ed assistenza pubblica rappresentata, nel suo stemma araldico, con la doppia fiaccola incrociata.

Anche la Questura di Messina rende omaggio al Santo Patrono, dedicando la giornata odierna ai poliziotti e alle loro famiglie. Stamani, nel pieno rispetto della normativa anti-covid, le Autorità civili e militari, i poliziotti in servizio nel territorio messinese, nonché i dipendenti dell’Amministrazione Civile dell’Interno e i rappresentanti dell’A.N.P.S. con i loro familiari, si sono riuniti per partecipare alla Santa Messa officiata, in Cattedrale, dall’Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Messina, S.E. Mons. Giovanni Accolla, coadiuvato dal sacerdote Giovanni Ferrari, Cappellano della Polizia di Stato.

Dopo l’intervento dell’Arcivescovo, il Questore Gennaro Capoluongo ha voluto spendere alcune parole per ringraziare i presenti della loro partecipazione e, soprattutto, i poliziotti che ogni giorno, con spirito di sacrificio e profonda dedizione, svolgono i servizi di istituto per il bene e la sicurezza dei cittadini.

Al termine della funzione religiosa, infine, in un momento di alto valore simbolico, S.E. Monsignor Accolla ha benedetto uomini e mezzi della Polizia di Stato schierati in piazza Duomo.