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Vietata la concessione delle celle “per futura sepoltura”, ovvero le richieste fatte da soggetti viventi. Al cimitero comunale infatti nonostante la recente costruzione di altri 150 loculi c’è il rischio, nei prossimi mesi, di non poter assicurare il numero di sepolture previsto nel corso di ogni anno. E ciò perché nel 2021 il numero dei defunti nella città di Milazzo è aumentato del 30 per cento.
Conseguenze anche del Covid? Difficile dirlo anche se nella città del Capo risultano essere una quarantina le persone scomparse a causa della pandemia.
Per questo la giunta municipale ha deciso, con delibera, non solo di non dare concessioni a soggetti viventi, né di cedere “celle attigue” ossia da utilizzare per la sepoltura del coniuge defunto e della futura sepoltura del richiedente.
Il report fornito dal consueto rilevamento annuale che viene effettuato dagli uffici comunali indica che i decessi complessivi a Milazzo nel 2021 sono stati 619, ma 205 persone erano residenti fuori comune. Il dato globale quindi è stato di 412 decessi di milazzesi, quasi cento in più rispetto all’anno precedente. Di questi 270 sono stati sepolti presso le società di mutuo soccorso, altri 37 tra edicole e cappelle private, tutti gli altri nelle celle comunali.
Per questo i 150 nuovi loculi completati nei mesi scorsi sono già diminuiti del 40 per cento e oggi i posti disponibili al cimitero comunale sono rimasti 93.
A ciò deve aggiungersi che le Confraternite hanno quasi esaurito la loro disponibilità e quindi dovrà essere il Comune a garantire il seppellimento. In questa situazione quasi sicuramente si dovrà prevedere la costruzione di altri manufatti.