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Grande impatto sul territorio e riscontro in termini di partecipazione per la XII^ festa della ciliegia che quest’anno è stata celebrata come un festival del food & drink che ha coinvolto un intero comprensorio e si è snodata con eventi distribuiti nell’arco temporale di un mese circa.

Dopo due anni di fermo, per i noti motivi legati alle restrizioni anti-covid, ha inteso celebrare un frutto tipico, connotato e identitario della cittadina Nebroidea.
La comunità di Montagnareale, e non solo, si è mobilitata intorno alla ciliegia che ha fatto diventare protagonista l’intera cittadinanza, dai bambini con i genitori, a tutti i livelli coinvolti.
Tutte le articolazioni sociali del borgo sono state coinvolte, contribuendo alla buona riuscita della manifestazione, dallo sport ai giochi tradizionali e alle scuole impegnate alla promozione del loro territorio, gli escursionisti, i produttori, gli esercenti delle attività enogastronomiche per finire agli amanti del teatro e della buona musica.

D’altronde pochi sono gli areali in Sicilia dove attecchisce la coltivazione della ciliegia, infatti oltre alle dolci colline intorno a Montagnareale, le ciliegie si ritrovano a Chiusa Sclafani nel palermitano, nella zona interna dei Sicani, a Giarre nella provincia catanese e a Castelbuono nelle Madonie, luoghi dove particolari microclimi e condizioni pedoclimatiche consentono alla pianta di fruttificare.
Va sottolineato il merito in questi anni degli amministratori di perseverare nel recupero della memoria e dell’importanza strategica che ha ridestato l’orgoglio e la consapevolezza della specificità di un territorio unico che consente alla ciliegia di trovare le condizioni per garantire un frutto dolce, gustoso, di buona pezzatura e soprattutto molto gradito e richiesto dai consumatori, trovando largo uso nel campo della gastronomia. L’evento ha registrato tra l’altro la partecipazione entusiasta dei giovani studenti dell’Istituto Alberghiero di Brolo che si sono cimentati nella sperimentazione di cocktail, preparandone circa 800, ricevendo vasto apprezzamento da parte del pubblico presente, a dimostrazione come siano propriamente i giovani a interpretare questa nuova stagione all’insegna della promozione e valorizzazione della coltivazione della ciliegia che sempre più viene identificata come patrimonio dell’intero comprensorio intorno alla quale fare ruotare un pezzo di economia e di sviluppo locale virtuoso.
Nella mostra allestita nella Sala consiliare del Comune di Montagnareale si sono potuti ammirare i lavori artistici, inerenti progetti scolastici, realizzati dagli alunni dell’istituto comprensivo n.3 “Lombardo Radice” di Patti.
Questa edizione è apparsa come quella della svolta e a decretarlo è stato il seminario svoltosi presso l’aula consiliare che ha visto la partecipazione oltre che del sindaco Rosario Sidoti e del consigliere del Consorzio intercomunale Tindari-Nebrodi, Anna Sidoti tra l’altro anima e organizzatrice della Festa, del presidente del GAL Nebrodi Plus Francesco Calanna e di uno dei massimi esperti della coltivazione della ciliegia in Sicilia l’agronomo Mario Liberto e una figura carismatica dell’offerta gastronomica dei Nebrodi, Silvio Scuto Chef Patron del “Ritrovo dei Re alla Taberna di Arnaldo” nel suggestivo borgo medievale di Montalbano Elicona.

<< Si sono poste le basi, in questa edizione, per strutturare la filiera della ciliegia nel nostro comprensorio, mutuando la buona prassi e pratica di un polo virtuoso della coltivazione della ciliegia come quello di Chiusa Sclafani – dichiara Rosario Sidoti, sindaco di Montagnareale, – che oggi si impone nei mercati per la capacità di

aggregazione dell’offerta, per l’attività di marketing commerciale e soprattutto per avere garantito un ampio valore aggiunto ai coltivatori, creando al contempo un indotto e ulteriori micro-filiere collegate alla ciliegia >>.

<<Per valorizzare la ciliegia del territorio sarà avviato uno scambio di saperi, informazioni, metodi di coltivazione un’attività di formazione e di aggiornamento e un sostegno importante lo fornirà il GAL Nebrodi Plus, – così come afferma il presidente Francesco Calanna – Forniremo massima assistenza tecnica e trasferiremo il Know-how acquisito per supportare il prodotto tipico locale e proveremo da subito ad inserire la ciliegia di Montagnareale all’interno di un progetto che vede già protagoniste di coltivazioni tipiche del territorio nebroideo>>

La partecipazione di Silvio Scuto sia al seminario che nella qualità di chef nel cooking show svoltosi nel pomeriggio ha rimarcato come la ciliegia si presta alla creazioni di microfiliere nel campo della ristorazione e all’impiego nella pasticceria, nella gelateria e nell’horeca in genere, in quanto frutto versatile che bene si abbina nella preparazione di primi, secondi piatti, dolci, gelati, granite e cocktail.

Quindi un grosso contributo dell’attrattività turistico-gastronomico del territorio che grande parte ha nella determinazione del moderno turista viaggiatore nella scelta della destinazione.

Una dimostrazione evidente è stata il cooking show e la presentazione dei piatti dove ovviamente a fare da protagonista è stata la ciliegia di Montagnareale. Il primo piatto è stata una sinfonia di sapori che racconta il connubio tra la ricotta, il grano duro di Sicilia, e la freschezza delle ciliegie. Nascono così le tagliatelle prelibate dello chef Silvio Scuto, attento alle materie prime locali e agli aspetti salutistici, che ha abbellito il piatto con il tocco croccante delle migliori nocciole dei Nebrodi.

A seguire il “Tocco di carne da Re” con suino nero dei Nebrodi in salsa di ciliegie. Un piatto dedicato alla tradizione culinaria del Medioevo che lo chef Scuto, sperimenta, tra l’altro nel suo locale. Si è chiuso in bellezza con un dolce speciale che racconta il territorio dei Nebrodi con le sue eccellenze di frutta fresca e secca, grano siciliano e biancomangiare in crema di ciliegia.

Una specialità multisensoriale tutta da scoprire che Scuto ha voluto chiamare “Dolce Montagnareale”. Entusiaste le reazioni del pubblico competente e interessato che ha assistito al Cooking Show e che ha avuto la possibilità di degustare i piatti preparati elargendo commenti e reazioni positive. A suscitare interesse è stata la presentazione e la degustazione del piatto “Saccottino di ciliegia con gambero e burrata” una pasta fresca che in una gradevole combinazione unisce sapidità e dolcezza, valorizzando l’eccellenza della ciliegia di Montagnareale, da parte giovane Antonio Laganà, punta di diamante della nuova generazione di operatori nel campo della ristorazione interprete dell’attuazione della filiera legata alla ciliegia di Montagnareale e che dopo avere maturato esperienze professionali nel campo della ristorazione in giro per l’Italia è tornato a Patti Marina avviando l’attività “Pastart”.

Ma la Festa della Ciliegia è stata pure e soprattutto una grande festa di partecipazione popolare con lo svolgimento di eventi culturali, sportivi, giochi tradizionali, manifestazioni musicali e di intrattenimento ed escursioni naturalistiche che si sono succedute a ritmo sostenuto durante tutto l’arco della giornata che ha visto l’epilogo con le esibizioni dal palco della band Atmosfera Blu, molto gettonata dai tanti giovanissimi presenti e del noto attore palermitano Salvo Piparo, che accompagnato al pianoforte da Ornella Cerniglia, ha messo in scena “Cuntastorie”, un monologo che ha decantato la bellezza della nostra

Sicilia, apprezzato dall’interessato ed ammaliato pubblico presente.

La Comunità di Montagnareale – evidenziando dinamismo e voglia di guardare al futuro nelle componenti dei portatori d’interesse, dai coltivatori di ciliegie, agli imprenditori nel settore della ristorazione, della formazione professionale e soprattutto della classe dirigente istituzionale locale, – si rende protagonista del proprio destino, tracciando un percorso di sviluppo locale in linea con parole d’ordine di grande attualità; come sostenibilità ambientale ed economia circolare.

A tirare le conclusioni è Anna Sidoti che in qualità consigliere del Consorzio Intercomunale Tindari- Nebrodi molto si è spesa per la buona organizzazione dell’evento. <<Quello che fa ben sperare è la partecipazione attiva dei giovani, consapevoli che mettendo a frutto l’esperienza dei propri familiari e contando soprattutto sulla loro formazione e specializzazione, l’amore e l’attaccamento alla propria Comunità e al proprio territorio, possono costruire basi solide per la costruzione di un futuro lavorativo che poggia sulle potenzialità di un territorio che offre tanto dal punto di vista agroalimentare, culturale, storico, paesaggistico e gastronomico >>.

Quando, in sintesi, ci sentiamo di affermare, la storia incontra la tradizione e la grande capacità di un’intera comunità di rigenerarsi e attualizzare una modalità di vivere e valorizzare il proprio territorio sotto la guida di una saggia, illuminata e lungimirante classe dirigente.

L’evento promosso e organizzato dal Comune nebroideo si è avvalso del patrocinio dell’ Assessorato regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, dell’Assemblea Regionale Siciliana e del Consorzio Intercomunale Tindari Nebrodi.