Venerdì 6 dicembre inaugurazione della stagione prosa 2019/2020 al Teatro Vittorio Emanuele con lo spettacolo Dracula, portato in scena da Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini.
In scena al Vittorio Emanuele, Dracula, definito “prima di tutto un viaggio notturno verso l’ignoto. Non solo un
viaggio tra lupi che ululano, grandi banchi di foschia e croci ai bordi
delle strade. Ma è anche un viaggio interiore che è costretto ad
intraprendere il giovane procuratore londinese Jonathan Harker, incaricato
di recarsi in Transilvania per curare l’acquisto di un appartamento a
Londra effettuato da un nobile del luogo.
Il giovane avvocato non immagina la sciagura che lo attende, ma
immediatamente, appena ha inizio il suo viaggio, sprofonda in un clima di
mistero e di scongiuri. È proprio in questo clima di illusione, di
oscurità e paura che il giovane Harker verrà calato prima ancora di
conoscere il Conte e quando si accosterà al cancello del Castello, come
chi sopraggiunto nell’Ade comprenderà di essere finito in una tomba.
Ma il viaggio che compie il giovane Harker non si limita a quell’esperienza
fatta di angoscia e paura. L’orrore di ciò che ha vissuto al Castello
deborda e finisce con l’inghiottire tutta quanta la sua esistenza, diventa
un’ossessione che contamina tutto ciò che ha di più caro, destabilizzando
irrimediabilmente ogni certezza. Di questo contagio ne è vittima in primo
luogo sua moglie Mina, a cui Jonathan inizialmente non ha il coraggio di
raccontare quanto accaduto. È dalla lettura del diario redatto durante il
soggiorno-prigionia di Jonathan al Castello che Mina viene a conoscere
l’origine di quel malessere, che sembra essersi impossessato del suo giovane sposo e averlo mutato profondamente. Un malessere che come una malattia incurabile finirà per consumare anche lei. Una dimensione dove il buio prevarrà sulla luce, il chiarore ferirà come una lama lo sguardo, il cupo battere di una pendola segnerà il tempo del non ritorno, uno
scricchiolio precederà una caduta e il silenzio l’arrivo della bestia che
azzanna e uccide. Una realtà malata dove sarà impossibile spezzare la
tensione e da cui sembrerà difficile uscirne vivi.”
DRACULA
da Bram Stoker
adattamento di Carla Cavalluzzi e Sergio Rubini
con Lorenzo Lavia, Roberto Salemi, Geno Diana, Alice Bertini
scena Gregorio Botta
costumi Chiara Aversano
musiche Giuseppe Vadalá
progetto sonoro G.U.P. Alcaro
luci Tommaso Toscano
regista collaboratore Gisella Gobbi
regia Sergio Rubini
produzione
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, Fondazione Teatro della Toscana
Foto copertina: dal web