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Una città divisa in due sia da un punto di vista fisico che ‘mentale’, con due scenari e atmosfere contrapposte, da una parte le zone di Bastione e Torretta sommerse dal fango e detriti in un contesto apocalittico di distruzione con danni ingenti a case, auto e più di 120 sfollati che hanno perso abitazioni e ricordi di una vita. Dall’altra, al centro di Milazzo la gara di Go-Kart, 2° Memorial “Massimo Mazzù”, gara valida per il Trofeo Regionale di Coppa Sicilia, organizzata per il fine settimana è andata avanti davanti ad un gremito pubblico che circondava il percorso, senza nessuna sospensione in forma di rispetto e solidarietà nei confronti degli alluvionati delle zone al confine con il Torrente Mela. Nel durante, nelle aree devastate dalla furia dell’acqua e del fango giungeva l’assessore regionale Croce e il deputato regionale Picciolo per portare sostegno e speranza di poter ricominciare con i ‘possibili’ fondi destinati soprattutto a chi ha perso tutto.

In questo contesto arrivavano le prime ‘promesse’ che si spera si tramutino in concretezza, mentre il sindaco di Milazzo Formica annuncia che chiederà al governo regionale e a quello nazionale lo stato di calamità naturale. Inoltre lo stesso Croce nella visita di ieri, ha dichiarato agli amministratori mamertini che la Regione provvederà alla dichiarazione di stato di calamità richiedendo lo stato di emergenza. Davanti a questo scenario vanno avanti tutte le altre manifestazioni sportive nel milazzese, tra cui l’acceso derby di calcio del campionato di eccellenza tra Milazzo ed Igea Virtus, vinto dai barcellonesi per 0-1. A questo punto, a distanza di un giorno una riflessione nasce spontanea e se la fanno tanti milazzesi, specie sul web e social inondati da critiche e polemiche specie per la gara di Go-Kart al centro, ma perché non fermare questi eventi davanti ad una tragedia di tale portata dove una parte di Milazzo splava fango e piangeva tra le macerie? Una domanda a cui anche il primo cittadino di Milazzo dovrebbe rispondere, soprattutto ai suoi concittadini molti dei quali non si stanno proprio risparmiando negli attacchi.

Ma Milazzo è anche solidarietà con diverse aziende della zona pronte fin dalla prime ore ad offrire il loro contributo ai residenti di Bastione e Torretta. a riguardo degno di nota risulta essere il sostegno alla causa da parte della S.f.c. Italia, che ha messo subito a disposizione il proprio call center e il lavoro delle sue operatrici per una raccolta fondi a favore della popolazione colpita. In sostanza, un aiuto fattivo con le operatrici del noto Call Center di Milazzo all’opera per contattare tutta la provincia di Messina con lo scopo di far effettuare anche dei piccoli versamenti che saranno raccolti per garantire validi aiuti a sostegno delle famiglie colpite dall’alluvione.

Lodevole atto di solidarietà concreta da parte dell’amministratore di S.f.c. Italia, Antonino Cianciolo, che ha subito chiamato il sindaco Formica per informarlo di voler mettere a disposizione l’operato della sua azienda, con l’intento di aiutare tutte persone alluvionate di Bastione e Torretta.

Le aziende, i privati e le istituzioni che sono interessate supportare tale iniziativa possono contattare S.f.c. Italia al numero tefonico 329 02 34 985 (Sig. Cianciolo). “Il titolare – sottolinea – che con un piccolo contributo di tutti si può fare davvero tanto e ribadisco che l’iniziativa ha carattere totalmente gratuito”.

Inoltre sul caso non ha risparmiato critiche anche l’ex candidato a sindaco Peppe Marano che ha detto come: “Nonostante il grave disastro ambientale di giorno 10 ottobre accaduto nella periferia di Milazzo in zona Bastione – sottolinea l’esponente di “Sicilia Verde”, noto per le diverse battaglie ambientali contro la raffineria di Milazzo  –  in pieno centro si corre con le macchine Go Kart impegnando di fatto le forze dell’ordine della polizia Municipale già sottodimensionata  per la circolazione, piuttosto che aiutare le famiglie in difficoltà nella zona colpita dall evento tragico. La prossima settimana come Sicilia Verde – conclude Marano – faremo un accesso agli atti mirato a capire come sia stata rilasciata l’ autorizzazione per fare questa corsa in pieno centro e chi come dirigente del comune ha firmato. Vogliamo verificare la legittimità degli atti e chiederemo il Provvedimento con tutti gli allegati».

Mentre da parte del sindaco mamertino arriva un forte appello alle istituzioni, ricordando che i residenti delle zone colpite si erano già indebitati dopo l’alluvione del 2011. «All’epoca nessuno aiuto economico è arrivato dalle istituzioni e oggi dovranno nuovamente indebitarsi per comprare nuovamente mobili ed elettrodomestici. Ecco perché chiederò che questi cittadini vengano aiutati».

“Speriamo di ricevere un aiuto da Regione e governo nazionale, perché la situazione è parecchio difficile. Abbiamo 120 sfollati, trenta dei quali sono stati ospitati gratuitamente dall’Hotel Riviera – dichiara Formica – che ci ha messo a disposizione 18 stanze. Gli altri sono andati a dormire da amici e parenti. Le case di via Bastione – almeno apparentemente – non hanno avuto alcun cedimento strutturale ma il fango, che ha raggiunto i 180 cm di altezza, ha invaso le abitazioni rovinando arredi e danneggiando gli infissi. L’aspetto drammatico è che molte famiglie questa situazione l’hanno vissuta già nel 2011. All’epoca nessuno aiuto economico è arrivato dalle istituzioni e oggi dovranno nuovamente indebitarsi per comprare nuovamente mobili ed elettrodomestici. Ecco perché chiederò che questi cittadini vengano aiutati. E’ un fatto anche di giustizia sociale anche perché in quest’arco temporale nulla è stato fatto per mettere in sicurezza il torrente”. Si cerca di fare una prima stima approssimativa dei danni a Bastione, mentre è da segnalare il valido contributo della Croce Rossa, volontari, consiglieri comunali, assessori. Inoltre in queste ore i tecnici comunali dei Lavori Pubblici sono occupati in un’attenta ricognizione della situazione al fine di capire i provvedimenti dell’amministrazione comunale”.

Infine continua l’emergenza acqua potabilità, risulta infatti ancora in vigore l’ordinanza emessa sabato dal sindaco Formica che dispone il divieto di “uso alimentare” almeno fino all’esito di ulteriori analisi che dovrebbero arrivare nella giornata di oggi.