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La carenza di organici negli ospedali, per l’on. Giuseppe Laccoto, e l’assenza di medici a bordo delle ambulanze, per l’on. Danilo Lo Giudice, gli argomenti del fuoco incrociato, rivolto dai due diversi schieramenti politici all’indirizzo del governo regionale.

Due facce della stessa medaglia, che agiscono negativamente sull’offerta sanitaria, nonostante la bravura e l’abnegazione del personale operante.

“L’Assessore Regionale alla Salute dia il necessario impulso all’ASP di Messina perché acceleri le procedure per la stabilizzazione del personale medico e gli operatori socio-sanitari che, alla data del 31 dicembre 2022, siano in servizio da almeno 18 mesi, così come consente la normativa”.

E’ stata la richiesta avanzata dal deputato regionale Giuseppe Laccoto, in una interrogazione parlamentare, che prende le mosse dalla legge n. 234 del 2021, concernente, appunto, la procedura di stabilizzazione per il personale che abbia prestato servizio durante l’emergenza Covid, al fine di rafforzare la struttura del servizio sanitario.

“Ho più volte evidenziato le numerose carenze di organico, sia di medici che di infermieri, nei diversi ospedali della provincia di Messina che inevitabilmente provocano disservizi e disagi per gli utenti. Ci sono reparti chiusi o che lavorano a regime ridotto, pronto soccorso sguarniti. Tutto – afferma ancora l’on. Laccoto – ricade sui pazienti costretti ad attese interminabili, molto spesso senza certezze né di ricoveri né di prestazioni. Adesso ci sono le condizioni per rispondere almeno in parte alle criticità che emergono quotidianamente nell’offerta delle prestazioni sanitarie. Chiedo, quindi, all’Assessore Razza di intervenire presso l’ASP di Messina perché acceleri le procedure di stabilizzazione impedendo così la fuga di medici e operatori sanitari fuori dalla Provincia di Messina o dalla Sicilia e dando riscontro alla necessità di gestire al meglio ricoveri e urgenze”.

Dal canto suo, il deputato regionale Danilo Lo Giudice, con una sua “interrogazione urgente” al Presidente Musumeci e all’Assessore Razza, ha richiesto che sia potenziata la dotazione organica di medici soccorritori a servizio del 118.

“Il Governo Regionale – ha detto – deve intervenire affinché a bordo delle ambulanze del 118 siano sempre presenti medici soccorritori. Eventi tragici come quello di Sant’Agata di Militello (per citare il più recente tra innumerevoli episodi), dove un giovane ciclista è morto senza che potesse ricevere adeguata assistenza per l’assenza di un medico a bordo, non devono più ripetersi.”

Nel suo documento, Lo Giudice ricorda che da diverso tempo, a causa della carenza d’organico, le ambulanze sono spesso sprovviste di medico, operando solo con l’autista e il soccorritore, figure necessarie ma impossibilitate a fare diagnosi e/o a somministrare farmaci, con grande rischio per l’utenza.

Il deputato di Sicilia Vera sottolinea che una recente nota, diramata dall’Assessore alla Salute, comunica che dopo 16 anni è stato rinnovato il contratto per l’emergenza sanitaria territoriale, elencando una lunga serie di benefit ed incrementi retributivi per il personale già in servizio.

“Pur apprezzando questi provvedimenti – sottolinea Lo Giudice – non si può non rilevare che questi interventi non incidono sul numero di medici soccorritori in servizio, elemento fondamentale per la efficacia degli interventi di emergenza.”

Nonostante vi siano decine di medici in servizio, che hanno acquisito una lunga esperienza sul campo – prosegue Lo Giudice – non si può non sottolineare la necessità di assumere un maggior numero di medici a servizio delle ambulanze del 118, affinché si possa intervenire efficacemente negli scenari di emergenza più disparati, quali incidenti stradali, infarti, ictus, annegamenti, emergenze neonatali e pediatriche.

E invita a una attenta rimodulazione del servizio affinché venga garantita la prima assistenza ad ogni cittadino, indicando come temporanea soluzione mediante l’autorizzazione a svolgere dei turni nel sistema emergenza/urgenza anche ai medici abilitati a fare medicina d’urgenza nel 118 e nei pronto soccorso e che attualmente prestano la loro attività nella medicina di base.

Soluzione, anche se provvisoria, che dovrebbe essere veloce, al fine di affrontare le emergenze che ogni anno in agosto tendono ad aumentare.

Luigi Politi