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Negli ospedali dell’Azienda Sanitaria della provincia di Messina sono è ridotto al lumicino il personale paramedico: mancano Ausiliari, OSS e Infermieri; ne soffrono dipendenti e pazienti. Lo denuncia il segretario generale della F.I.A.L.S. (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità), Domenico La Rocca, con una lettera indirizzata al Commissario Straordinario dell’ASP, Bernardo Alagna, e alla sua dirigenza, chiedendo una immediata ripianazione dell’organico, finalizzata a dare stabilità organizzativa ai servizi e sicurezza operativa ai lavoratori.

Da qualche anno, fanno sapere, alcune questioni strategiche dell’A.S.P. di Messina vengono rimandate a causa delle proroghe inerenti la riorganizzazione dei servizi.

In questo contesto non è più prorogabile la questione degli organici del personale del comparto in particolar modo degli Ausiliari Specializzati, Operatori Socio Sanitari e di Infermieri.

I servizi Ospedalieri stanno soffrendo la grave carenza di Ausiliari, si legge, in qualche modo sopperita in quanto coloro che sono in servizio si sobbarcano una mole di lavoro non gestibile e, in quanto tale, causa di malcontento e stress nei lavoratori, costretti a lavorare, nel medesimo turno, in più reparti, con grave disagio nei servizi, dal momento che mal si concilia la presenza degli stessi operatori a scavalco.

“La grave carenza dei lavoratori che sono quotidianamente nella trincea operativa nel corso degli anni è stata causata dalla miopia gestionale, che ha provocato disfunzioni, in qualche modo rimediate da prestazioni di lavoro straordinario, ma da qualche anno le carenze sono ben visibili sia in termini di condizioni di adeguatezza igienica e di pulizia degli ambienti, sia in termini di qualità assistenziale che gli utenti, ormai quasi rassegnati, ancora riescono a sopportare”.

Da qui, l’invito al Commissario Straordinario ad accelerare la rimodulazione della pianta organica e superare strutturalmente, come dice la F.I.A.L.S.,  le gravi carenze ataviche sia del personale Infermieristico che di quello ancor più grave del personale Ausiliario Specializzato ed Operatore Socio Sanitario, in quanto i servizi non possono più continuare a soffrire delle carenze che si ripercuotono sulla qualità e sulla sicurezza assistenziale agli utenti e sugli operatori che non possono mantenere a lungo quei ritmi di lavoro finora garantiti.

Il sindacato avverte che, in assenza di riscontro, attiverà tutte le azioni previste dalla legge per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori e delle prerogative sindacali, nonché altre forme di protesta che coinvolgeranno tutti i livelli gerarchici del Sistema Sanitario Nazionale e Regionale.

Luigi Politi