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Con una nota, il sindacato CSA CISAL fa sapere che gli operatori all’assistenza igienico-personale degli studenti disabili sono pronti alla mobilitazione. Lo stato di agitazione ha preso il via dall’ esclusione, a Barcellona P.G., del servizio dal finanziamento della legge 328, affidandolo altresì al personale ATA. La decisione della mobilitazione è stata presa dopo l’audizione di ieri all’Ars in V Commissione, ottenuta su richiesta tanto del sindacato, quanto dell’onorevole Daniele Lo Giudice.

I dirigenti sindacali della CSA CISAL Clara Crocè e Gianluca Gangemi hanno sottolineato la competenza della Regione Sicilia a legiferare sullo svolgimento del servizio e hanno ricordato le battaglie nel 2016 che hanno portato all’abrogazione della norma che trasferiva le competenze del servizio di assistenza agli studenti disabili al personale scolastico.

Ferma la presa di posizione del sindacato relativamente ai fatti di Barcellona Pozzo di Gotto, poiché Nucleo di Valutazione del Dipartimento Regionale alla Famiglia, ha escluso dal finanziamento dei fondi della Legge 328 il servizio, sostenendo che lo stesso deve essere effettuato dagli operatori scolastici.

“Se il Dipartimento non dovesse rivedere questa posizione -hanno chiarito Crocè e Gangemi- dal 10 dicembre molti lavoratori resteranno a casa senza alcuna speranza per il proprio futuro per le precarie condizioni economiche in cui versa il Comune di Barcellona PG. Quanto accaduto alla Città Metropolitana di Messina, conferma la volontà del Governo Musumeci di voler dismettere il servizio. Il verbale della riunione del 12 novembre esiste e non è stato smentito dall’assessorato regionale alla Famiglia. La dirigente Di Liberti, assente all’audizione, ha dichiarato che da gennaio 2019 il servizio sarà di competenza del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) a causa della mancanza di risorse. Come CSA -puntualizzano Crocè e Gangemi- non possiamo fare a meno di mostrare forte preoccupazione perché non sappiamo nulla né in merito alla pubblicazione dei bandi di gara per la prosecuzione del servizio da gennaio a giugno 2020 né alle risorse economiche previste. Ribadiamo che siamo parlando di servizi essenziali che non posso essere interrotti. Se il Consiglio di Giustizia Amministrativa dovesse dare un parere negativo, cosa ne sarà di questi lavoratori?”.

Nell’audizione in V Commissione di ieri, la CSA CISAL ha sottolineato che  l’erogazione del servizio di assistenza igienico-personale agli studenti disabili rientra nella competenza degli Enti Locali.

Crocè e Gangemi hanno anche chiesto un tavolo tecnico per discutere le modalità di razionalizzazione della spesa e di collaborazione tra Città Metropolitane ed Enti Locali, sottolineando che “questi operatori sono altamente specializzati e non possono essere sostituiti dal personale ATA, che comunque dovrà essere format con un corso di 16 ore”.

In conclusione,  Lo Giudice ha chiesto di aggiornare la riunione alla presenza dell’assessore regionale all’Economia Antonio Scavone. Il sindacato CSA CISAL, chiede all’assessore conferma di quanto dichiarato nei giorni scorsi a margine di una riunione in V Commissione convocata per gli ASU, e cioè  che il servizio continuerà fino alla chiusura dell’anno scolastico e la CSA CISAL pretende la conferma ufficiale di questa affermazione.

Livia Di Vona