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Nemmeno il maltempo è riuscito a frenare l’entusiasmo dei volontari che stamattina, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, hanno ripulito una delle spiagge più suggestive del promontorio mamertino, accogliendo l’invito dell’Amp Capo Milazzo e dell’associazione Marevivo.
Nella “Spiaggia delle tre pietracce”, uno degli angoli di paradiso che caratterizzano i 756 ettari di area marina protetta, i volontari hanno raccolto quintali di plastica che il mare ha depositato nel corso dell’inverno.

Sono stati trovati filtrini provenienti da un depuratore campano, inerti trascinati dai fiumi del comprensorio, rifiuti lanciati dalle barche. Ma anche dispositivi sanitari come mascherine e guanti, frutto delle disposizioni antipandemia.
«Chi non ha rispetto per l’ambiente e per il nostro ecosistema marino non considera che il mare riporta tutto
indietro e a subirne le conseguenze saremo noi e i nostri figli», dichiarano i volontari di Marevivo.
«Capo Milazzo è un patrimonio di tutti – commenta il presidente dell’Amp, Giovanni Mangano – basta
ammirare la varietà dei paesaggi che animano il promontorio per ricevere suggestioni che solo la natura è in
grado di regalare».
L’area Marina protetta si prepara ad affrontare la stagione estiva. Nei giorni scorsi si sono svolti degli incontri
con gli operatori di settori che operano all’interno dell’area per concordare linee guide che hanno l’obiettivo di
sfruttare in maniera ecosostenibile il patrimonio naturalistico ai fini turistici. A breve saranno installati dei
campi boe che consentiranno ai diportisti di godere in sicurezza e nel rispetto delle regole i luoghi incantevoli a
cominciare dalla Baia di Sant’Antonio. «Nasceranno due campi boe – anticipa Gianni Lombardo, direttore
dell’Amp Capo Milazzo – uno nella baia, l’altra di fronte alla spiaggia di Rinella. Quattro gavitelli, invece,
saranno posizionati nella secca di levante, secca di ponente, punta “Gamba di Donna” e “Scoglio della
Portella”».