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In un pienissimo Auditorium del Parco Urbano “Maggiore La Rosa” di Barcellona Pozzo di Gotto si è svolto stasera un interessante convegno dal titolo “Contro la mafia: facciamo il punto”.

Moderati da Gabriele Sidoti, portavoce del Movimento “Città Aperta”, che ha organizzato l’evento, sono intervenuti il Dott. Nuccio Anselmo, giornalista della Gazzetta del Sud, il cap. Fabio Valletta che guida il Comando Carabinieri della città, il Dott. Mario Ceraolo a capo del Commissariato di Polizia di Barcellona P.G., il Dott. Emanuele Crescenti, Procuratore Capo e il Dott. Giovanni De Marco, Presidente del Tribunale cittadino. Nuccio Anselmo che è il cronista principe del quotidiano messinese sul tema della mafia, ha fatto un quadro molto lucido ed obiettivo sulla situazione attuale nella provincia e nel barcellonese; a seguire il cap. Valletta ha ricordato che in tre anni sono stati arrestati ben 88 personaggi mafiosi ed è partita quella che ha definito “operazione rimpiazzi”, ossia i familiari che prendono il posto dei boss in carcere. Importante poi il pentitismo da Campisi in poi. Il vicequestore Mario Ceraolo ha parlato di Giovanni Brusca che ha svelato la struttura e l’organigramma di “cosa nostra barcellonese” a partire dal 1991 con a capo Gullotti e suun piano di assoluta parità e cooperazione rispetto alle altre. Fra i 150 omicidi dal 1991 figurano non solo associati ma anche avvocati, giornalisti, consiglieri comunali. Oggi importante è il ruolo degli imprenditori collusi e occorre fare attenzione ai tentativi di infiltrazioni oltre all’aria grigia. La mafia non è vinta. Il Procuratore Crescenti ed il Presidente del Tribunale De Marco hanno infine fatto un quadro d’insieme tirando le somme rispetto a quanto era stato detto nei precedenti interventi. Presenti in prima fila l’ex Sindaco Maria Teresa Collica, consiglieri comunali, famiglie di vittime della mafia, rappresentanti di associazioni antiracket e moltissimi cittadini. Un convegno sicuramente interessante che deve servire da stimolo per continuare a lavorare con l’obiettivo di combattere e sconfiggere questa piaga terribile chiamata ‘mafia’.