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E’ stato un altro grande successo l’appuntamento mensile con “Impronta d’Autore per il Museo Epicentro”, che il fondatore e direttore del Museo della Mattonella Nino Abbate ha voluto regalare alla città di Barcellona Pozzo di Gotto ed a quanti hanno avuto il piacere di presenziarvi anche da fuori.

Mai le artistiche sale dell’Epicentro erano apparse così piccole come in occasione della serata dedicata ad una vera e propria eccellenza del nostro territorio ma anche del Paese intero: Antonio Vasta ha emozionato, ammaliato con i propri modi delicati e con la sua elevata umiltà, sia nel corso dell’intervista realizzata dalla giornalista di “24live” Flaviana Gullì, sia nell’esibizione alla zampogna.

Precedentemente la serata si era aperta con le parole dello stesso Nino Abbate che, ancora una volta fa una scelta vincente assicurandosi la presenza di uno dei tanti figli illustri della nostra città. A seguire il saluto istituzionale dell’Assessore ai Grandi Eventi Gianluca Sidoti. Quindi il bellissimo intervento dell’amico e collega Mario Incudine, artefice nella qualità di Direttore Artistico della serata precedente tenutasi al Teatro Mandanici (Un Canto Mediterraneo, con ben 100 partecipanti sul palco e vero inno alla “barcellonesità”, che ha riscosso un clamoroso successo) nella quale lo stesso Vasta è stato Maestro Concertatore. Incudine ha raccontato che nel campo musicale fra i colleghi  Antonio viene definito “Sua Vastità” ed ha poi raccontato aneddoti ed esperienze di vita fatte insieme, evidenziando come Vasta, pur non avendo uno strumento a disposizione sul momento riesce a scrivere musica, perchè ce l’ha nella mente ed è insita nella propria anima.

E’ quindi seguita la già citata intervista nella quale Antonio Vasta ha evidenziato come importantissimo nel suo percorso professionale ed umano sia stata la propria famiglia raccontando poi delle collaborazioni eccellenti con artisti del calibro di Franco Battiato,  Lucio Dalla, Francesco De Gregori, l’amico Mario Incudine e tanti altri.

Antonio Vasta ha la particolarità dell’inserirsi in situazioni inizialmente spinose per poi risolverle con grande eleganza, come ad esempio è stato nel già citato “Un Canto Mediterraneo” nel quale ha dato voce a vari artisti, cercando di non scontentare nessuno, non ponendosi in primo piano.

Una serata veramente bella che si è chiusa con un rinfresco offerto dal Museo Epicentro, che adesso organizzerà, per il mese di maggio, ben due appuntamenti con “Impronta d’Autore”, i cui protagonisti riveleremo nei prossimi giorni.