Condividi:

Sulla questione della nota citata dell’Assessorato Territorio e Ambiente arrivata a seguito della diffida formale avanzata dall’Amministrazione il 15 dicembre scorso, il sindaco Roberto Materia tiene a precisare i motivi dei ritardi accumulati senza alcuna giustificazione plausibile nell’approvazione del Piano di recupero del Centro Storico.

“La solerzia burocratica dell’Assessorato, nella persona del suo Dirigente Generale Ing. Salvatore Giglione, è stata scossa dalla diffida Comunale, evidentemente non aspettata; ma che tuttavia era ed è abbondantemente giustificata dalla innegabile circostanza che il plico contenente gli elaborati del Piano di recupero del Centro Storico era stato inviato dal Commissario Straordinario, nominato a seguito della sfiducia al precedente Sindaco Dott.ssa Maria Teresa Collica, sin dal 28.04.2015 con prot. 21434.

Sono cioè trascorsi ben 21 mesi (diconsi ventuno mesi!) tra la trasmissione del Piano e il riscontro documentale dell’Assessorato.

Soltanto adesso l’Assessorato rileva, sbagliando, che manca il provvedimento di assoggettabilità V.A.S., che invece è stato approvato con parere n. 09 del 24.01.2017 e decretato con il n. 36/GAB dello 03.02.2017. Rileva altresì, sbagliando ancora, la mancanza del Regolamento edilizio che invece è stato trasmesso perché contenuto  nell’elaborato delle Norme tecniche di attuazione (TITOLO IV, CAPO I, art. 43 e seguenti  “Regolamento edilizio vigente”). Rileva inoltre che le osservazioni – è vero – non sono state oggetto di apposita determinazione del Commissario Straordinario, che sbagliando, le ha semplicemente inviate ma non approvate.

Si intende tranquillizzare, pertanto,  l’opinione pubblica che le carenze negli adempimenti del Commissario Straordinario nominato dalla Regione Siciliana e rilevate dopo quasi due anni dall’Assessorato Territorio e Ambiente della stessa Regione Siciliana, saranno rimediate da questa Amministrazione con una celere deliberazione consiliare la cui proposta ho già dato disposizione di predisporre”.