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Si fa sempre sempre più acceso lo scontro dopo la bocciatura recente di tutti i progetti per il Servizio Civile presentati dal Comune di Barcellona Pozzo di Gotto e la replica del sindaco Roberto Materia che attribuisce la bocciatura a una scelta politica volta a penalizzare le amministrazioni non vicine al governo regionale.

Clima politico sempre più ‘rovente’ con l’opposizione formata dai consiglieri del Partito Democratico e di Avanti con Fiducia che passano all’attacco richiedendo la convocazione di un consiglio urgente con 9 punti in cui l’amministrazione, a detta dei gruppi di minoranza riunitosi nella giornata di ieri, non è stata all’altezza della situazione.

Nel dibattito sugli ultimi accadimenti pone delle riflessioni postate sul suo profilo Facebook, l’ex assessore al bilancio della giunta Collica il consigliere Antonio Mamì: “Una prima riflessione è prettamente politica. Il fatto che, nonostante la presenza dei DR nella sua Giunta, il Sindaco consideri la propria amministrazione lontana dal governo regionale può voler dire solo due cose: o che i DR, secondo lui, non contano niente nella sua Giunta o che, sempre secondo lui, non contano niente nel governo regionale. In entrambi casi non certo una gran manifestazione di stima verso una componente importante della propria amministrazione.
Una seconda riflessione è invece tecnica. Su 338 progetti presentati, 271 sono stati approvati e 67 sono stati esclusi. Dei 67 esclusi, oltre la metà presentava vizi formali (in gran parte mancava la firma digitale del progetto), quindi i progetti esclusi nel merito sono una trentina, inclusi i quattro di Barcellona. Quindi di fatto solo il 10% dei progetti è stato escluso per ragioni di merito e la quasi totalità dei progetti è stata approvata. Anche qui le cose sono due: o le amministrazioni allineate con il governo regionale, o con una tessera di partito, sono davvero tante, o la giustificazione del Sindaco cade alla prova dei fatti.
Infine un’ultima riflessione che forse è la più importante di tutte. Le dichiarazioni del Sindaco – che, va ricordato, ha tenuto per sè la delega ai servizi sociali – manifestano una sfiducia totale nelle istituzioni (che non siano la sua). Ma vi è di più. Le dichiarazioni del Sindaco sottendono che i progetti di servizio civile vengono approvati solo dai politici e non dai dirigenti regionali, quindi in maniera illegale e, di conseguenza, se non vuole che si derubrichino le sue accuse a “panzane” mi aspetto una sua denuncia alla procura della Repubblica. E’ un suo preciso dovere come uomo delle istituzioni.
Forse sarebbe meglio che il Sindaco, prima di lanciarsi in questo tipo di accuse che all’evidenza dei fatti paiono basate sul nulla, si leggesse bene i bandi, le normative e magari anche le PEC, o sovraintendesse affinché ciò venisse fatto dagli Uffici che sono sotto la sua responsabilità. Ne guadagnerebbe il dibattito pubblico e, probabilmente, anche l’immagine del nostro comune”.