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Carmelo Eduardo Maimone è alla sua quarta pubblicazione con l’opera filosofica “Il riscatto di Serse”, che sarà presentato domenica 23 aprile, a partire dalle 17:30, nell’Auditorium di San Vito di Barcellona Pozzo di Gotto.

Alla presentazione interverranno il Prof. Giuseppe Rando dell’Università degli Studi di Messina, il Direttore Editoriale della Casa Editrice “Smasher” Giulia Carmen Fasolo e lo stesso autore. Nel catalogo dei tipi Smasher, infatti, rientrano anche la primissima silloge di Maimone “Autunnali rifrangenze”, il romanzo “Fiori in dicembre” e il racconto autobiografico sul Cammino di Santiago dal titolo “La via della luce”.

Con l’ultimo volumetto (in formato tascabile), Maimone affronta un tema molto importante come quello che riguarda la figura di Serse. La storia spesso ce lo ha rimandato come un personaggio tronfio, che si è autoglorificato nonostante alcune sconfitte. Eppure, Carmelo Maimone ci mostra un altro volto di Serse, ci fa conoscere forse l’aspetto più umano, quello legato al dolore per sé e per il proprio popolo. In un lunghissimo dialogo, perché di questo si tratta, Carmelo Eduardo Maimone dà la parola innanzitutto a Serse, come già detto, ma anche all’Umanità, a Erodoto, al Dolore e al più contemporaneo Salvatore Natoli, filosofo e studioso al quale Maimone è molto legato.

Il sottotitolo, “Considerazioni inattuali sulla necessità del bene e del bello armonico”, si riferisce chiaramente al contrasto tra come veniva considerato il bello una volta e come viene considerato oggi. Struggenti e vere le parole pronunciate dal Dolore, che vengono riportate abilmente nella quarta di copertina: “Come ogni cosa che non può perire, che non si può debellare, che non si può alienare dal proprio destino, persino quello dei più forti, dei volitivi, dei titanici, io mi radico ovunque in questo universo ma non per portare il male, ma per stimolare la comprensione. L’uomo che non ha mai conosciuto il dolore non è aperto alla solidarietà, all’empatia, al bello, al bene, poiché ritiene che ogni cosa debba essere di diritto alla sua portata. Egli non conosce mitezza ma arroganza, non conosce preghiera poiché è per lui sottomissione, non conosce il tormento delle passioni dell’anima, egli vive e della vita non conosce che un senso”.

Carmelo Eduardo Maimone, con questa ultimissima e intensa pubblicazione, mostra ancora una volta di essere un uomo di cultura, che certamente resterà nella storia della città del Longano per aver lasciato non solo un’impronta di filosofo, ma anche una presenza straordinariamente umana. Il volume è dedicato ai genitori scomparsi prematuramente lo scorso anno, purtroppo a distanza ravvicinata. Ma è anche dedicato al grande amico di Carmelo: il maestro Mariano Pietrini che resterà immortale non solo per l’anima lasciata al Parco Jalari, dove le pietre parleranno per sempre di lui, ma anche per la sua presenza tra gli amici, la famiglia, le persone che gli hanno voluto bene. L’autore riesce, con un linguaggio alla portata di tutti, a mitigare l’osticità di passi filosofici e storici grazie ad un approccio più “semplice”, ma evidentemente mai banale.

La Smasher, Casa Editrice di Barcellona Pozzo di Gotto, dimostra ancora una volta di aver fatto la scelta giusta, di aver scelto non un libro di nicchia che solo pochi eletti possono leggere e gustare, ma un libro di qualità che parteciperà ad aumentare ulteriormente il livello culturale che i cittadini respirano da tempo.