Nel tardo pomeriggio di venerdì 26 maggio 2017 è stato “recuperato” presso il Museo Epicentro di Gala l’incontro con Domenico Nania, saltato nei mesi scorsi per motivi di salute del protagonista.
Quindi dopo Salva Mostaccio, Salvatore De Pasquale, Marcello Crinò, Sergio Maifredi, Andrea Italiano, Mario Benenati, Pierangelo Giambra, Antonio Vasta e Carlo Mercadante, è arrivato il momento del noto politico che ha anche lui lasciato la propria “Impronta d’Autore”. Il direttore dell’Epicentro Nino Abbate, fondatore ed artefice dell’Epicentro ha fatto gli onori di casa cedendo poi la parola al giornalista Giuseppe Puliafito, Direttore responsabile della testata “24live” il quale dopo aver letto la nota biografica di Nania, politico di razza fin da ragazzino, figura storica della Destra barcellonese, già sottosegretario nonché vicepresidente del Senato ma anche autore di parecchie pubblicazioni ovvero “Una nuova idea per l’Italia”, “Il testamento biologico – La terza via”, “La corsa per il colle” e “I protagonisti siete voi”.
Proprio sullo spinoso tema del testamento biologico e del caso Englaro, ha espresso il proprio punto di vista; a seguire il tema della riforma costituzionale, essendo stato uno dei 4 saggi che dovevano apportare modifiche alla Costituzione. Infine il suo essere “politico alto” da sempre il proprio credo e per questo non adatto ad anministrare, “perché fare il sindaco è un brutto mestiere”. Prima di apporre la propria impronta sulla mattonella Domenico Nania ha regalato una notizia in anteprima: a breve aprirà una biblioteca “bipartisan” presso la propria abitazione, un regalo alla città ed in particolare ai giovani.